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18 Giugno 2025

Scontrini addio? Fratelli d'Italia propone l’abolizione del cartaceo per i pagamenti elettronici

Fratelli d'Italia ha depositato una risoluzione alla Commissione Finanza della Camera che mira ad abolire l'obbligo di stampare lo scontrino per i negozianti quando il cliente paga con strumenti elettronici come il bancomat

Potrebbe essere un addio definitivo allo scontrino cartaceo per milioni di transazioni quotidiane. Fratelli d'Italia ha depositato una risoluzione alla Commissione Finanza della Camera che mira ad abolire l'obbligo di stampare lo scontrino per i negozianti quando il cliente paga con strumenti elettronici come il bancomat. La proposta, seppur non vincolante per il governo, arriva dal partito di maggioranza e potrebbe segnare un cambio di rotta significativo.

Lo scontrino, secondo la risoluzione a prima firma del deputato Saverio Congedo, resterebbe obbligatorio solo per chi paga in contanti o se il cliente ne fa esplicita richiesta. Tra le motivazioni, il partito evidenzia che l'invio automatico dei dati all'Agenzia delle Entrate rende lo scontrino cartaceo un "mero documento commerciale" e che la carta utilizzata ha un "non trascurabile impatto ambientale".

Addio allo scontrino cartaceo, arriva il documento commerciale: cosa cambia  per i consumatori

Il testo di FdI ricorda che, con la trasmissione telematica dei corrispettivi giornalieri all'Agenzia delle Entrate, lo scontrino fiscale ha perso gran parte della sua funzione di certificazione delle entrate, diventando spesso un semplice documento commerciale. Nonostante la riforma sui pagamenti elettronici del 2016, che ha reso obbligatoria la stampa dello scontrino per tutte le transazioni, "ancora oggi molte transazioni minori comportano l'emissione di un documento cartaceo di natura meramente commerciale tramite i registratori di cassa".

Ma la spinta dietro la proposta di Fratelli d'Italia è anche ambientalista. La risoluzione sottolinea che la carta degli scontrini fiscali non è pura cellulosa e contiene additivi chimici che la rendono non riciclabile. Di conseguenza, la produzione di scontrini "comporta, oltre all'abbattimento degli alberi necessari alla produzione della carta, anche l'utilizzo di enormi quantità d'acqua", con un "non trascurabile impatto ambientale".

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La proposta prende spunto anche da altri Paesi, come Francia e alcuni Stati negli USA, dove le ricevute cartacee sono già facoltative e possono essere inviate elettronicamente.

Questa iniziativa si inserisce in un percorso già avviato dal governo Meloni con l'ultima legge di bilancio. A partire dal 1° gennaio 2026, sarà infatti obbligatorio collegare il POS al registratore di cassa telematico. Questo garantirà che tutti i pagamenti elettronici siano registrati, memorizzati con precisione e trasmessi all'Agenzia delle Entrate a fine giornata, rendendo superfluo lo scontrino fisico ai fini fiscali.

Inoltre, la proposta mira a prevedere che, a partire dal 2027, tutti gli esercenti debbano dotarsi di strumenti capaci sia di memorizzare e trasmettere i pagamenti al Fisco, sia di generare una forma di "scontrino elettronico", con l'obiettivo di "limitare" sempre più l'uso del cartaceo. Una svolta green e digitale che potrebbe semplificare la vita dei commercianti e ridurre l'impatto ambientale, ma che richiederà un'attenta transizione.

 

 

@Redazione Sintony News