La morte di Mariano Olla, il sedicenne di Sestu il cui corpo è stato trovato all'alba di sabato scorso, 14 giugno, a poche decine di metri dalla spiaggia della Diga, nella zona del parcheggio Cuore dell'ex stadio Sant'Elia, si tinge di giallo. L'autopsia, condotta ieri dal medico legale Roberto Demontis al Brotzu, ha confermato l'assenza di ferite o segni di violenza, indicando l'annegamento come causa del decesso, avvenuto presumibilmente attorno alle quattro del mattino. Il corpo è rimasto in acqua quasi tre ore prima di essere notato da alcuni pescatori.
L'inchiesta, coordinata dal dirigente della Squadra Mobile Davide Carboni sotto la supervisione della pm Diana Lecca, si allarga. Le indagini, contro ignoti, non si limitano all'omissione di soccorso, ma contemplano anche l'ipotesi di morte come conseguenza di altro reato.
Gli investigatori stanno valutando la possibilità che qualcuno possa aver contribuito, anche involontariamente, a causare la tragedia. Per avere risposte più precise sulle cause dell'annegamento, bisognerà attendere i risultati degli esami istologici e tossicologici, previsti entro sessanta giorni.
Il lavoro dei poliziotti sta cercando di ricomporre un quadro complesso. Sembra che Mariano abbia raggiunto la spiaggia dopo la mezzanotte, accompagnato da alcuni amici, per partecipare a una festa pubblicizzata sui social. Circa 150 giovani, tra cui molti minorenni, si erano radunati accanto al parcheggio Cuore per una nottata di divertimento e musica, dove l'alcol scorreva abbondante. C'è il timore, inoltre, che potessero circolare anche altre sostanze.
Gli investigatori hanno interrogato diversi ragazzi presenti alla festa. I loro racconti, spesso poco lucidi e confusi, suggeriscono che Olla si sia tuffato più volte in mare, così come avrebbero fatto anche altri partecipanti.
Ciò che rimane un mistero sono i momenti immediatamente precedenti e successivi alla scomparsa di Mariano. Nessuno dei presenti avrebbe visto il sedicenne rientrare per l'ultima volta in acqua, né accorgersi di un suo eventuale malore o della sua successiva sparizione.
A gettare ulteriori ombre sulla vicenda è il fatto che, alle prime luci dell'alba, quando ormai il corpo di Mariano giaceva senza vita a pochi metri dalla riva, c'erano ancora persone sulla spiaggia. Sembra che alcuni fossero intenti a ripulire l'arenile. Come è possibile che nessuno si sia accorto della presenza del ragazzo?
Le uniche certezze finora sono che Mariano Olla sia arrivato sulla spiaggia in compagnia di conoscenti, abbia partecipato alla festa e abbia fatto più volte il bagno. Sul perché sia morto e nessuno abbia dato l'allarme o prestato soccorso, le risposte fornite dagli interrogati oscillano tra "non ricordo", "non ho visto" e "pensavo fosse con altri amici".
L'inchiesta prosegue per determinare se ci siano responsabilità, anche indirette.
@Redazione Sintony News