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17 Giugno 2025

A Venezia cresce la fronda contro le nozze Bezos-Sanchez

Festeggiamenti a rischio?

La città lagunare si prepara ad accogliere un evento che sta già alimentando un acceso dibattito: le nozze faraoniche tra il fondatore di Amazon, Jeff Bezos, e l'anchorwoman Lauren Sanchez. Quella che doveva essere una celebrazione da "Mille e una notte", inizialmente prevista dal 24 al 26 giugno, rischia ora di slittare dal 26 al 28 a causa di "problemi logistici" che, dietro le quinte, appaiono sempre più legati alle crescenti tensioni e manifestazioni di protesta che stanno infiammando la città.

Al centro della polemica il comitato "No Space for Bezos", che guida la fronda contro un evento percepito come l'ennesima invasione di un turismo che soffoca Venezia e rischia di paralizzare i servizi cittadini. La Serenissima, solitamente accogliente, si trova ora divisa tra chi attende con curiosità la sfilata di vip e chi invece denuncia l'arroganza di un magnate che, a loro dire, pensa di poter "comprare tutto con i suoi soldi, anche Venezia".

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Le proteste non si limitano a striscioni contro "l'occupazione della città" e annunci di mobilitazioni di tre giorni. Al grido di "No Space for Bezos", i manifestanti sono determinati a non lasciare spazio a celebrazioni che, oltre a interrompere la quotidianità, mettono in luce le responsabilità ambientali del colosso Amazon.

Tommaso Cacciari, attivista della neonata piattaforma "No Space for Bezos", ha dichiarato con fermezza: "Non abbiamo niente contro i matrimoni, non siamo degli squilibrati! Ma non ci piace l'arroganza di questo miliardario". Il comitato è pronto ad azioni dimostrative non violente, promettendo di impedire l'accesso alla Chiesa designata per la cerimonia, "via mare con gonfiabili e barche, via terra con i nostri corpi", e non esclude di violare eventuali "zone rosse". La mobilitazione ha già ottenuto l'adesione dell'Anpi "7 Martiri" di Venezia e del Comitato No Grandi Navi - Laguna Bene Comune.

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Le proteste hanno scatenato la dura reazione delle istituzioni locali. Il sindaco Luigi Brugnaro si dice preoccupato che le manifestazioni possano far cambiare idea al milionario americano: "Con Jeff Bezos bisognerà scusarsi e spero che venga ancora". Sulla stessa linea l'assessore comunale al Turismo, Simone Venturini, che ha liquidato le proteste come "l'ennesimo sfruttamento narcisistico di Venezia da parte dei soliti noti dei centri sociali", paragonandole ai movimenti "No Mose" e "No Tav".

Ancora più duro il presidente del Veneto, Luca Zaia, che ha definito le proteste "un'assoluta vergogna". "Inaccettabile che si facciano proteste contro forse l'uomo più ricco al mondo che sceglie Venezia per sposarsi. Protestare contro chi ci porta ricchezza è una vergogna. Sentire dire 'no ai vip' e alle grandi celebrities che vengono a Venezia è fare un danno al Veneto, non ai turisti stranieri che invece sono i nostri promoter nel mondo", ha chiosato Zaia, ricordando che il 66% delle 73 milioni di presenze turistiche nella regione sono straniere.

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Le nozze di Bezos e Sanchez prevedono almeno 250 invitati super VIP, tra cui nomi del calibro di Leonardo Di Caprio, Lady Gaga, Katy Perry, Kim Kardashian e George Clooney, che alloggeranno in alberghi extra-lusso. La cerimonia dovrebbe svolgersi a bordo del mega Yacht di Bezos, il Koru, da 550 milioni di dollari. Già si parla di circa 30 taxi acquei prenotati dalla coppia per i propri ospiti, su un totale di 280 barche a chiamata, oltre a gondole a volontà. L'amministrazione comunale, tuttavia, rassicura che questo non impatterà sul servizio di noleggio e di linea dei taxi, che sarà comunque garantito.

 

 

 

@Redazione Sintony News