News

Attualità
16 Giugno 2025

La Sardegna si svuota: in dieci anni persi quasi 100 mila residenti

In dieci anni, la Sardegna ha perso quasi 100 mila residenti, pari a un calo del 5,8%. Come se, all’improvviso, fossero scomparse le popolazioni di Olbia, Porto Torres e Sorso messe insieme

La Sardegna si sta lentamente ma inesorabilmente spopolando. È quanto emerge con chiarezza dal convegno “Arrivi, partenze e percorsi migratori: capire i dati per interpretare la realtà”, ospitato nei giorni scorsi nella sede della Fondazione di Sardegna a Cagliari. Un’occasione per analizzare a fondo i dati contenuti nel Rapporto Italiani nel Mondo 2024 della Fondazione Migrantes e nel rapporto METE del CREI-ACLI, che fotografano un quadro demografico allarmante per l’isola.

In dieci anni, la Sardegna ha perso quasi 100 mila residenti, pari a un calo del 5,8%. Come se, all’improvviso, fossero scomparse le popolazioni di Olbia, Porto Torres e Sorso messe insieme. Al 2025, i residenti sono 1.561.339, appena il 2,65% della popolazione italiana. Ma le previsioni per il futuro sono ancora più preoccupanti: nel 2050, si stima che gli abitanti saranno tra 1,24 e 1,36 milioni.

Bonus anti spopolamento: di cosa si tratta e a quanto ammonta la misura -  Benessere Economico

La popolazione invecchia rapidamente: il 27,43% dei residenti ha più di 65 anni (terzo dato più alto d’Italia), mentre la fascia 0-14 anni si ferma a un preoccupante 9,75%, il valore più basso del Paese. Il tasso di fecondità è il più basso d’Italia: appena 0,91 figli per donna, e l’età media al primo figlio è di 32,5 anni. Il saldo naturale (la differenza tra nati e morti) è drammaticamente negativo: -11.412 in un solo anno.

Nel frattempo, i sardi all’estero continuano a crescere: al 1° gennaio 2024 erano 130.217, con un incremento di 1.867 in un anno. Alcuni comuni dell’interno, come Bidonì, registrano percentuali di iscritti all’AIRE superiori ai residenti: il 90,2%.

Anche la mobilità universitaria conferma il trend: nell’anno accademico 2023/24, il 17% degli studenti sardi ha lasciato l’isola per studiare altrove, contro l’11,3% del 2010/11. A questo si aggiunge un 14,5% di giovani tra i 18 e i 24 anni che abbandonano precocemente il sistema di istruzione, dato superiore alla media nazionale del 9,8%.

Nel 2025, il saldo migratorio con l’estero è positivo (+2.578), ma è negativo quello interno (-280), portando a un saldo complessivo di -9.114 residenti in un solo anno. Numeri che, rapportati alla popolazione, ricordano quelli di regioni molto più grandi come Puglia e Campania.

Spopolamento, bonus bebè per 1400 famiglie in Sardegna - Cagliaripad.it |  Notizie della Sardegna in tempo reale

La presenza di stranieri residenti resta tra le più basse d’Italia: 55.377 persone, pari al 3,55% della popolazione, contro una media nazionale del 9,2%. Tuttavia, il loro apporto all’economia è significativo: 1,177 miliardi di euro di PIL, il 3,2% del valore aggiunto regionale.

Il raffronto con altre isole del Mediterraneo è impietoso. Tra il 2016 e il 2025: le Baleari crescono del +19,9%, le Canarie del +6,6%, Cipro del +12%, Malta addirittura del +30% e la Corsica dell’+11%.

Tutte accomunate da politiche fiscali agevolate, investimenti in innovazione, servizi pubblici efficaci e misure per attrarre giovani e smart worker. Solo Creta resta stabile, ma comunque lontana dal declino sardo.

Il Giornale dei Comuni

Durante il convegno, Marisa Fois della Fondazione Migrantes ha sottolineato "l’urgenza di valorizzare le energie disperse e promuovere il rientro dei sardi all’estero", mentre Delfina Licata, curatrice del Rapporto Italiani nel Mondo, ha evidenziato che "l’emigrazione oggi è legata non solo al lavoro, ma alla ricerca di realizzazione e crescita personale".

Matteo Bracciali, vicepresidente della Federazione ACLI Internazionali, ha infine posto l’accento sul cambiamento normativo introdotto dalla legge 72 del 25 maggio, che restringe a due generazioni la possibilità di trasmettere la cittadinanza italiana ai discendenti degli emigrati.

 

@Redazione Sintony News