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16 Giugno 2025

Delitto di Garlasco, nuova impronta insanguinata riapre il caso: possibile presenza di più assassini

Una traccia mai analizzata prima sul primo gradino della scala riaccende i dubbi sulla dinamica dell’omicidio di Chiara Poggi. Indagato Andrea Sempio, si cercano complici

A quasi 18 anni dal brutale omicidio di Chiara Poggi, avvenuto il 13 agosto 2007 nella villetta di famiglia in via Pascoli, una nuova impronta nel sangue potrebbe riscrivere la storia del delitto di Garlasco. La scoperta, emersa grazie all’impiego delle più moderne tecnologie forensi, riapre scenari finora inesplorati e alimenta l’ipotesi che quella mattina nella casa di Chiara potessero esserci più di un aggressore.

La Procura di Pavia, che ha riaperto un filone d’indagine già da tempo, ha iscritto nel registro degli indagati Andrea Sempio, amico di Chiara, con l’accusa di omicidio in concorso. Ora, gli inquirenti sono al lavoro per verificare l’eventuale coinvolgimento di altri complici.

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A rilanciare l’inchiesta è stata la scoperta di una traccia nel sangue sul primo gradino della scala che collega il piano terra alla cantina, dove venne ritrovato il cadavere. Lì, accanto all’impronta a pallini già attribuita ad Alberto Stasi, unico condannato per l’omicidio (16 anni in via definitiva), è stata rilevata un’immagine geometrica precisa: tre linee parallele, regolari e perfettamente distanziate.

Un dettaglio mai segnalato nel rapporto dei Ris di Parma del 2007 e che ora viene definito “non compatibile con una colatura di sangue o con un trascinamento” dalla professoressa Luisa Regimenti, medico legale dell’Università di Tor Vergata. “È un’immagine figurata lasciata da un agente esterno – ha spiegato –. Con ogni probabilità si tratta di un’impronta lasciata da una scarpa mentre il sangue era ancora fresco”.

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A eseguire le recenti analisi sono stati i carabinieri del Nucleo Investigativo di Milano, diretti dal colonnello Antonio Coppola, in collaborazione con i Ris di Cagliari e il Racis di Roma. Grazie a sofisticati strumenti come il laser scanner 3D e l’intelligenza artificiale, è stata condotta una nuova mappatura dell’abitazione dei Poggi. Il cuore dell’indagine è la Bloodstain Pattern Analysis (BPA), l’analisi scientifica delle macchie di sangue, che punta a ricostruire dinamica, tempi e modalità dell’aggressione.

L’attenzione si è concentrata sul salone, dove Chiara fu colpita per la prima volta, e sull’ingresso della cantina, luogo del ritrovamento del corpo. Proprio lì, sul muro accanto alla scala, è stata isolata un’altra traccia compatibile in 15 punti con la mano destra di Andrea Sempio, che secondo l’ipotesi degli inquirenti si sarebbe appoggiato con forza alla parete senza scendere i gradini.

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Le nuove rilevazioni alimentano così l’ipotesi di una dinamica diversa da quella processualmente definita. Non più un solo assassino, ma una presenza multipla, con ruoli ancora da chiarire. Se le tracce emerse dovessero trovare riscontri solidi, il caso Garlasco potrebbe riaprirsi ufficialmente, rimettendo in discussione verità giudiziarie consolidate.

 

 

 

@Redazione Sintony News