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13 Giugno 2025

Lavoro minorile, Sardegna tra le Regioni più colpite

Lavoro minorile, record in Italia: quasi 81mila under 18 al lavoro. Sardegna tra le regioni più colpite

Nel 2024 l’Italia ha toccato un triste primato: 80.991 minorenni tra i 15 e i 17 anni risultano occupati, secondo il nuovo rapporto Unicef diffuso in occasione della Giornata mondiale contro lo sfruttamento del lavoro minorile.

Un’emergenza sociale che si fa sempre più grave e che vede la Sardegna tra le regioni più colpite, con un tasso del 6,2% di minori lavoratori sul totale degli under 18: un dato che colloca l’Isola al quinto posto nazionale, al pari della Puglia, e dietro solo a Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Abruzzo e Marche.

UNICEF: report “Lavoro minorile in Italia: rischi, infortuni e sicurezza  sui luoghi di lavoro” – UILPA

Il lavoro minorile non è una piaga relegata al passato. Al contrario, negli ultimi anni ha conosciuto una nuova e inquietante espansione. I dati Unicef parlano chiaro: nel 2021 erano 51.845 i minori lavoratori in Italia; nel 2022 sono saliti a 69.601, poi 78.530 nel 2023, fino al record assoluto del 2024.

L’aumento riguarda anche i giovani fino ai 19 anni: nel 2023 se ne contano 415.495, in crescita del 35% rispetto al 2019, con una netta prevalenza maschile (258 mila contro 157 mila femmine). Molti di questi giovani, denuncia l’Unicef, sono «spesso invisibili, costretti a lavori pericolosi per contribuire alla sopravvivenza propria e della famiglia».

A confermare la gravità della situazione arrivano anche i dati sugli infortuni. Le denunce tra i 15 e i 17 anni sono passate dalle 5.816 del 2020 alle 18.825 del 2023, un numero quasi quadruplicato. Sei gli infortuni mortali registrati in questa fascia d’età nel quinquennio 2019-2023.

Lavoro minorile, rapporto UNICEF e OIL, nonostante i progressi ancora 138  milioni di bambini coinvolti - Onu Italia

A prendere posizione è stato anche il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, che ha ricordato come oltre 160 milioni di minori nel mondo siano ancora coinvolti in forme di lavoro che «mettono a rischio la loro salute, ostacolano il loro sviluppo e violano la loro libertà».

«La nostra Costituzione, agli articoli 31 e 34, impone alla Repubblica il dovere di proteggere l'infanzia e garantire il diritto all'istruzione», ha dichiarato Mattarella. E ha poi lanciato un monito: «I risultati raggiunti negli ultimi decenni grazie all’azione congiunta di governi, organizzazioni internazionali e società civile rischiano di essere compromessi dalle crisi globali, dai conflitti, dai cambiamenti climatici e dalle crescenti disuguaglianze».

Il dato della Sardegna, con il 6,2% dei minori impiegati in attività lavorative, solleva interrogativi urgenti sul tessuto sociale dell’Isola, dove la povertà educativa e l’abbandono scolastico precoce continuano a essere problemi endemici. In territori fragili o periferici, il lavoro minorile si insinua spesso nel sommerso, senza tutele e senza visibilità, in settori come l’agricoltura, il turismo stagionale e il commercio informale.

 

 

@Redazione Sintony News