La Sardegna si conferma la meta preferita dagli amanti delle vacanze all’aria aperta. Secondo il Camping Report 2025 di Campeggi.com, l’isola è in testa alle ricerche per campeggi e villaggi turistici con il 23% delle preferenze, superando Liguria (16%) e Toscana (15%). Un primato raggiunto senza effetti speciali, ma con la forza di un paesaggio unico: mare cristallino, natura incontaminata e spazi aperti che sembrano fatti apposta per chi cerca libertà, tranquillità e contatto diretto con l’ambiente.
Non sono solo gli italiani a scegliere l’isola. La Sardegna conquista anche i turisti stranieri, soprattutto tedeschi (37%), seguiti da svizzeri (22%) e olandesi (14%).
Per molti di loro, non è solo una destinazione estiva: la tendenza a viaggiare anche in primavera e autunno estende la stagione turistica ben oltre i mesi di punta. Un segnale importante per il settore ricettivo, che può contare su un turismo più distribuito e meno stagionale.
Il campeggio cambia volto e diventa sempre più orientato al comfort. Il 65% dei viaggiatori sceglie alloggi fissi come bungalow e case mobili, mentre solo il 35% opta per tenda o camper. La vacanza all’aria aperta si fa così sempre più simile a un soggiorno tradizionale, ma senza rinunciare al contatto con la natura.
In Sardegna, le strutture si stanno adeguando a questa evoluzione, ma emergono due aree da migliorare: i servizi per bambini (richiesti dal 43% delle famiglie) e le soluzioni pet friendly (domandate dal 25%). Due aspetti su cui gli operatori locali potrebbero investire per attrarre ancora più visitatori.
Un altro dato che premia la Sardegna è la durata del soggiorno. Se nel 2024 la media era di 5 giorni, oggi si sale a 10 giorni per gli italiani e addirittura 13 per gli stranieri. Un tempo più lungo, che testimonia non solo il desiderio di vivere pienamente l’isola, ma anche una crescente fidelizzazione: molti turisti tornano nelle stesse strutture anno dopo anno.
«La crescente fidelizzazione dei nostri utenti è uno dei segnali più incoraggianti per il settore», commenta Cristian Capizzi, CEO di KoobCamp, il network che include Campeggi.com. «Dimostra che le strutture italiane sanno soddisfare le aspettative e rafforzano il rapporto di fiducia tra ospiti e operatori. Il fatto che le vacanze si allunghino è un chiaro segnale: le persone vogliono più tempo per sé, per la famiglia e per una vera pausa rigenerante».
Fa eccezione il glamping, la forma più lussuosa del campeggio. In questo segmento, la durata media si ferma a 2 giorni, suggerendo un uso più “mirato”: brevi fughe, spesso nei weekend, in cerca di benessere e comfort senza perdere il contatto con la natura.
La Sardegna conquista così la vetta del turismo open air senza grandi sforzi di marketing, ma grazie alla qualità intrinseca della sua offerta. E oggi più che mai, la vacanza all’aperto non è solo una tendenza, ma un vero stile di vita. E l’isola, con il suo patrimonio naturale e umano, è il luogo ideale per viverlo.
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