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6 Giugno 2025

Diritti dei passeggeri aerei: svolta storica dell’UE con 30 nuove tutele e risarcimenti più equi

Bruxelles cambia rotta e mette i passeggeri al centro: approvata una storica riforma per voli più trasparenti, giusti e sicuri. Risarcimenti fino a 500 euro

Dopo oltre vent’anni di norme spesso giudicate insufficienti, l’Unione Europea riscrive le regole sui diritti dei passeggeri aerei, approvando un pacchetto di riforme che introduce 30 nuove tutele. Il Consiglio Trasporti dell’UE ha dato il via libera a un testo atteso da anni, che ora passerà all’esame del Parlamento europeo per l’approvazione definitiva.

Tra le novità principali: indennizzi automatici, procedure semplificate, assistenza obbligatoria in caso di disagi, maggiore trasparenza informativa da parte delle compagnie e risarcimenti più proporzionati ai disagi subiti.

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La riforma prevede risarcimenti pecuniari più elevati e adeguati alla distanza e alla durata del volo: 300 euro per ritardi superiori a 4 ore nei voli intra-UE o inferiori a 3.500 km; 500 euro per ritardi oltre 6 ore nei voli intercontinentali o oltre i 3.500 km.

Le nuove regole superano il Regolamento (CE) n. 261/2004, in vigore dal 2004, che prevedeva compensazioni tra 250 e 600 euro ma con meccanismi spesso lenti, macchinosi e soggetti a interpretazioni difformi.

Un punto cardine del pacchetto è l’automatismo delle richieste di rimborso. In caso di cancellazione, sarà fornito automaticamente un modulo per il rimborso, senza necessità di lunghi reclami. Se entro tre ore dall’annullamento non viene offerta un’alternativa, il passeggero potrà organizzare autonomamente il proprio viaggio e ottenere comunque il rimborso.

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Viene anche contrastata la politica del “no-show”: se un viaggiatore non prende il volo di andata ma si presenta per quello di ritorno, non potrà più essere escluso senza risarcimento.

Le compagnie aeree saranno obbligate a informare puntualmente i passeggeri su ritardi, cambi di gate, cancellazioni e soluzioni disponibili. Dovranno inoltre rispondere ai reclami entro 14 giorni e i passeggeri avranno 6 mesi di tempo per presentare una richiesta.

Un’altra novità di rilievo è la possibilità per i viaggiatori di correggere gratuitamente il nome sul biglietto fino a 48 ore prima della partenza.

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In caso di ritardi superiori a tre ore dopo l’imbarco, le compagnie dovranno fornire acqua e generi di prima necessità. Se la partenza non è imminente, scatterà l’obbligo di sbarco e assistenza a terra. Una norma introdotta per tutelare la dignità dei passeggeri, evitando disagi come quelli verificatisi di recente a Heathrow, dove migliaia di persone sono rimaste bloccate per ore senza assistenza.

«Si tratta di un successo storico per i diritti dei cittadini europei», ha dichiarato Dariusz Klimczak, ministro polacco delle Infrastrutture e presidente di turno del Consiglio Ue. Ora la parola passa al Parlamento europeo, che potrà proporre modifiche o approvare la riforma in via definitiva. Il clima politico sembra favorevole, anche grazie alla crescente pressione delle associazioni dei consumatori, da anni in prima linea per ottenere norme più giuste.

Questa riforma, definita dagli esperti una delle più incisive degli ultimi decenni, segna l’inizio di una nuova era nel rapporto tra compagnie e passeggeri: più trasparenza, più tutele, meno burocrazia. E soprattutto, una maggiore centralità del viaggiatore nel sistema del trasporto aereo europeo.

 

 

@Redazione Sintony News