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5 Giugno 2025

Canada in fiamme: oltre 31.000 evacuati per gli incendi boschivi, bruciati 2,2 milioni di ettari

Emergenza senza precedenti in Saskatchewan e Manitoba: oltre 200 roghi, metà fuori controllo

Oltre 31.000 persone sono state evacuate nelle ultime 24 ore in Canada a causa dei violenti incendi boschivi che stanno devastando vaste aree del Paese. L’allarme è stato lanciato dalle autorità canadesi che parlano di una situazione critica, con più di 200 incendi attivi, di cui almeno la metà fuori controllo. Le fiamme hanno già consumato oltre 2,2 milioni di ettari di vegetazione, in uno degli esordi d’estate più drammatici degli ultimi anni.

Le province più colpite sono Saskatchewan e Manitoba, dove nelle ultime ore è stato dichiarato ufficialmente lo stato di emergenza incendi. Villaggi e piccole città sono minacciati dai fronti di fuoco, alimentati da temperature anomale, siccità prolungata e forti venti.

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Le evacuazioni si stanno moltiplicando soprattutto nelle aree rurali e nei pressi delle foreste, dove case, scuole e ospedali sono stati svuotati per precauzione. Intere comunità sono state trasferite in centri di accoglienza allestiti d’urgenza, mentre il fumo ha reso l’aria irrespirabile anche in grandi centri urbani, con peggioramenti della qualità dell’aria registrati a Winnipeg, Regina e in parte anche a Edmonton.

Le squadre antincendio lavorano senza sosta, supportate da canadair, elicotteri e unità della protezione civile, ma le dimensioni dei roghi e la loro diffusione su più fronti rendono l’intervento particolarmente difficile. Il governo federale ha chiesto supporto internazionale, replicando il meccanismo già attivato negli scorsi anni, quando Francia, Stati Uniti e Australia inviarono uomini e mezzi.

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Gli incendi in Canada non sono una novità, ma la frequenza e l’intensità con cui si manifestano negli ultimi anni hanno assunto una dimensione allarmante, che gli esperti attribuiscono al cambiamento climatico. Gli inverni sempre più brevi e le primavere calde e secche creano condizioni ideali per lo scoppio e la propagazione dei roghi.

Secondo gli analisti ambientali, il 2024 potrebbe superare i record già drammatici del 2023, quando furono bruciati quasi 18 milioni di ettari nell’arco di pochi mesi.

Le autorità locali e federali invitano i cittadini alla massima prudenza: vietato accendere fuochi, bruciare sterpaglie o campeggiare in zone non autorizzate, mentre si intensificano i controlli sulle vie di fuga e sui piani di evacuazione.

 

 

 

@Redazione Sintony News