È morto a 66 anni Domenico "GG" Canu, chitarrista, produttore e mente creativa dietro uno dei progetti musicali italiani più apprezzati a livello internazionale: i Planet Funk. La notizia è stata annunciata nella notte sui canali social della band: “È con grande dolore che comunichiamo la prematura scomparsa di Domenico Gigi Canu che si è spento oggi all’età di 66 anni”, si legge in un post accompagnato da una sua foto mentre suona la chitarra, il suo strumento prediletto. Le informazioni sulle esequie, fa sapere l’ufficio stampa, verranno comunicate prossimamente.
Secondo quanto riportato da Il Mattino, Canu lottava da tempo contro un tumore al colon. La malattia ha messo fine a una carriera lunga e visionaria, cominciata nei primi anni ’90 e culminata con la fondazione dei Planet Funk nel 1999. Con lui, c’erano Marco Baroni e Alex Neri alle tastiere e Sergio Della Monica al basso, scomparso anch’egli nel 2018. Insieme, cambiarono le regole del pop elettronico italiano, fondendo il groove della scena napoletana — rappresentata dai Souled Out, di cui Canu era cofondatore — con la spinta sperimentale dei sarzanesi Kamasutra.
Già noti individualmente, i membri dei Planet Funk si imposero come collettivo nel 2000 con "Chase the Sun", brano iconico che reinterpretava un tema di Ennio Morricone e che conquistò le classifiche europee grazie anche alla voce del finlandese Auli Kokko. Un anno dopo bissarono il successo con "Inside All the People", cantata dall’inglese Dan Black: un brano che consolidò la loro fama e li proiettò tra i nomi di punta dell’elettronica mondiale.
In un’intervista a Il Mattino, Canu raccontò così quegli esordi: “Volevamo fare qualcosa di diverso, di urgente. Eravamo difficili da definire e non volevamo essere definiti. Non avevamo un cantante fisso e non lo volevamo avere. In Italia ci presero per pazzi, ci dissero che non avremmo mai venduto un disco, poi ci mise sotto contratto la Virgin inglese.”
Artista schivo e determinato, GG Canu ha rappresentato un’idea di musica senza confini, né geografici né stilistici. Il suo contributo all’evoluzione del sound elettronico italiano — capace di contaminarsi con il rock, il funk, l’acid jazz e l’indie pop — è stato decisivo. Con i Planet Funk ha firmato sei album, numerosi remix e colonne sonore, portando la band sui palchi di tutto il mondo.
Domenico GG Canu lascia un’eredità artistica profonda, fatta di visione, coraggio e sperimentazione. E un suono, quello dei Planet Funk, che continuerà a far vibrare i cuori e le piste da ballo.
@Redazione Sintony News