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23 Maggio 2025

Trump colpisce ancora: Harvard perde il diritto di accogliere studenti stranieri. È bufera legale

Gli oltre 6.800 studenti stranieri attualmente iscritti dovranno trasferirsi o perderanno lo status legale di soggiorno negli USA

Donald Trump torna all'attacco delle élite accademiche americane e lo fa con una misura senza precedenti: Harvard non potrà più accogliere studenti internazionali. Lo ha deciso il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, annunciando la revoca della certificazione che permette all’ateneo di iscrivere studenti e visitatori stranieri. Un provvedimento che non solo priva Harvard di migliaia di studenti, ma che potrebbe avere conseguenze legali e diplomatiche su scala globale.

La decisione arriva a seguito di una lunga escalation tra l’ex presidente – tornato in corsa per la Casa Bianca – e l’università più prestigiosa degli Stati Uniti. Già nei mesi scorsi Trump aveva tagliato miliardi di dollari di finanziamenti pubblici all’ateneo, accusato di favorire un clima ideologico ostile ai valori americani. Ora il nuovo colpo, potenzialmente devastante: gli oltre 6.800 studenti stranieri attualmente iscritti dovranno trasferirsi o perderanno lo status legale di soggiorno negli USA.

Trump administration bars Harvard from enrolling international students |  US News | Sky News

Il Dipartimento per la Sicurezza Nazionale, guidato da Kristi Noem, ha motivato la decisione con accuse gravissime alla leadership dell’ateneo, ritenuta responsabile di aver tollerato molestie e aggressioni contro studenti ebrei, e di aver favorito un clima filo-terrorista. L’università, secondo il governo, avrebbe inoltre collaborato con il Partito Comunista Cinese per influenzare politiche interne al campus.

«Harvard ha creato un ambiente universitario non sicuro», si legge nel comunicato ufficiale, «consentendo ad agitatori antiamericani di molestare studenti e ostacolare il libero apprendimento». Il governo contesta anche il mancato intervento dell’università dopo le proteste pro-palestinesi che hanno acceso i campus di tutto il Paese.

 

It's a privilege, not a right': Trump administration revokes Harvard's  ability to enrol foreign students - BusinessToday

La revoca della certificazione rappresenta un colpo durissimo al sistema universitario americano, che da decenni accoglie studenti da ogni parte del mondo, contribuendo alla sua reputazione globale e al sostegno economico delle sue istituzioni. Harvard in particolare ha un corpo studentesco in cui gli internazionali rappresentano oggi circa il 27% del totale, con un trend in crescita costante (erano il 19,7% nel 2010).

Molti di questi studenti – provenienti da Paesi come Cina, India, Corea del Sud, ma anche Italia – pagano rette piene che arrivano a 83.000 dollari l’anno o ricevono borse di studio in base al merito. Solo dall’Italia, secondo Uni Student Advisors, circa 500 studenti hanno fatto domanda nel 2024, ma solo tre sono stati ammessi, tutti con borse di studio.

Trump administration bars Harvard from enrolling foreign students

Non si è fatta attendere la risposta del mondo accademico e della stampa. Secondo il New York Times, Harvard starebbe già preparando una nuova causa contro l’amministrazione Trump, dopo le precedenti battaglie legali sulle restrizioni ai visti studenteschi. Il provvedimento viene letto come una mossa elettorale che punta a consolidare il consenso tra i settori più conservatori dell’elettorato, cavalcando la retorica anti-élite e nazionalista.

Secondo molti osservatori, il taglio agli studenti internazionali non solo danneggerà Harvard, ma rischia di isolare il sistema universitario americano e di minare la sua attrattività globale. Le conseguenze economiche e culturali, avvertono gli analisti, potrebbero essere pesantissime.

CNA Explains: Trump's standoff with Harvard and how it affects  international students - CNA

Harvard, epicentro delle proteste universitarie sulla guerra a Gaza e bersaglio privilegiato dell’amministrazione Trump, diventa ora simbolo di una frattura profonda tra cultura accademica e politica federale. Il provvedimento – sottolineano i critici – colpisce indiscriminatamente studenti meritevoli e innocenti, punendo l’intera comunità accademica per scelte politiche o episodi di protesta che riguardano solo una parte del corpo studentesco.

Mentre le università di tutto il Paese osservano con preoccupazione, la Casa Bianca appare determinata a proseguire la stretta. «Accogliere studenti stranieri è un privilegio, non un diritto», ha dichiarato Kristi Noem, aggiungendo che «Harvard ha abusato di questo privilegio per alimentare odio e violenza».

 

 

 

@Redazione Sintony News