Il Festival della Canzone Italiana continuerà ad andare in onda su Rai1 almeno fino al 2028. Alle ore 12:30 di lunedì 19 maggio sono scaduti ufficialmente i termini per la presentazione delle candidature all’avviso pubblico del Comune di Sanremo, indetto per affidare l’organizzazione e la trasmissione del Festival per il triennio 2026-2028 (con possibilità di proroga fino al 2030). L’unica busta arrivata in Comune è stata quella della Rai. Nessuna proposta da parte di Mediaset, Sky, Discovery o altri soggetti privati.
Secondo alcune voci, i parametri richiesti dal bando pubblico sarebbero stati talmente specifici e onerosi da scoraggiare chiunque, fatta eccezione per la tv pubblica. Tra le condizioni previste: un versamento di almeno 6,5 milioni di euro al Comune, la cessione dell’1% degli introiti pubblicitari, l’obbligo di trasmettere eventi collaterali come Sanremoinfiore e almeno due altre manifestazioni scelte dall’amministrazione, una delle quali estiva.
A ciò si aggiunge la clausola “anti-flop”, che consente al Comune di interrompere l’accordo in caso di calo degli ascolti superiore al 15% rispetto alla media delle cinque edizioni precedenti. Un’asticella alta, considerando che il Festival ha recentemente registrato share oltre il 60% in ogni serata.
Nonostante nei mesi scorsi si fossero rincorsi rumor sull’interesse di Mediaset o Discovery, nessuno ha formalmente avanzato una candidatura. Anche l’ipotesi di eventi alternativi o di un cambio di sede per il Festival è sfumata nel nulla. Il risultato: nessuna concorrenza reale, nessuna alternativa alla Rai, che di fatto ha consolidato il proprio ruolo di casa madre del Festival.
Il risultato dell’avviso pubblico arriva a pochi giorni da una tappa importante anche sul fronte giudiziario. Il Consiglio di Stato è infatti chiamato a esprimersi in merito al ricorso presentato da Rai e Comune di Sanremo contro la sentenza del Tar della Liguria, che a dicembre scorso aveva imposto maggiore trasparenza e apertura nella procedura di affidamento.
Proprio da quella pronuncia era nata l’iniziativa del bando pubblico. Un passo che il sindaco Alberto Biancheri e l’assessore al Turismo avevano definito come “doveroso”, ma che alla fine ha visto come unico protagonista l’attuale organizzatore e trasmettitore del Festival.
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