News

Attualità
5 Maggio 2025

Rimini, Louis Dassilva ricoverato in Psichiatria: sciopero della fame e della sete

Louis Dassilva, il 35enne senegalese detenuto nel carcere dei Casetti con l'accusa dell'omicidio di Pierina Paganelli è ricoverato da giovedì scorso nel reparto di Psichiatria dell’ospedale “Infermi” di Rimini

È ricoverato da giovedì scorso nel reparto di Psichiatria dell’ospedale “Infermi” di Rimini Louis Dassilva, il 35enne senegalese detenuto nel carcere dei Casetti con l'accusa dell'omicidio di Pierina Paganelli. Le sue condizioni, secondo fonti attendibili, sarebbero gravi al momento del ricovero: Dassilva sarebbe arrivato in pronto soccorso in coma metabolico, uno stato clinico critico causato dal digiuno prolungato, dopo dieci giorni di sciopero della fame e della sete.

Una protesta estrema, quella dell’uomo, con l’intento di ribadire la propria innocenza rispetto all’accusa di omicidio che lo ha visto finire dietro le sbarre. Al momento del ricovero, il detenuto si trovava in uno stato di semi-incoscienza.

Omicidio Pierina Paganelli, a Quarto Grado la moglie di Dassilva attacca  Manuela Bianchi: l'accusa di Valeria

Attualmente, grazie all’alimentazione via flebo, le sue condizioni sarebbero in miglioramento, seppur con estrema lentezza. Secondo alcune indiscrezioni, Dassilva avrebbe interrotto lo sciopero della sete assumendo un succo, ma continuerebbe a rifiutare il cibo solido.

Fonti ospedaliere riferiscono che l’uomo è ora vigile, anche se non completamente lucido. La preoccupazione maggiore riguarda il suo stato psicologico: Dassilva avrebbe più volte espresso il desiderio di morire.

Ricoverato Louis Dassilva. Non mangia da giorni: trasferito in ospedale: "a  scopo precauzionale"

A sorvegliarlo giorno e notte sono gli agenti della polizia penitenziaria, mentre la moglie, Valeria Bartolucci, segue con apprensione l’evolversi della situazione. Pare che abbia già richiesto un permesso speciale per poterlo incontrare.

Anche i suoi legali, Riario Fabbri e Andrea Guidi, sono in attesa di poter accedere all’ospedale non appena le condizioni fisiche e mentali del loro assistito lo consentiranno. L’attenzione mediatica e istituzionale sul caso si è nuovamente accesa, anche grazie all’intervento del deputato Aboubakar Soumahoro, che ha annunciato di aver presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro della Giustizia, Carlo Nordio.

“Confido nel lavoro della magistratura ha dichiarato Soumahoro ma lo sciopero della fame e della sete che Dassilva ha avviato per gridare al mondo la sua innocenza ci deve interrogare”. Il deputato aveva incontrato il detenuto l’8 marzo scorso, durante un’ispezione parlamentare presso il carcere riminese.

 

 

 

@Redazione Sintony News