Si può abbandonare la Chiesa di Roma, ma non ci si può cancellare dal Registro dei battesimi. È quanto è stato deciso dal Vaticano in una nota firmata dai vertici del Dicastero per i Testi Legislativi. Un concetto ribadito dal fatto che il battesimo è il primo sacramento che si riceve, un sigillo spirituale permanente che non può essere cancellato nemmeno se la persona battezzata lo rinnega.
Un credente può comunque decidere di abbandonare la Chiesa. Basta allegare al registro il cosiddetto “Actus formalis defectionisab Ecclesia Catholica”, un atto giuridico indicante che la persona vuole lasciare la Chiesa Cattolica. Secondo la nota del Vaticano, “su semplice richiesta della persona coinvolta è consentito aggiungere le sue manifestazioni di volontà in tal senso nel contesto di un'udienza in contraddittorio”. Si tratta dunque di una cancellazione formale, ma non spirituale.
È quindi deciso che non si potranno cancellare i propri dati dal Registro, ma sarà possibile apportare modifiche per eventuali errori di trascrizioni. Il Registro dei Battesimi è un documento che attesta un “fatto storico ecclesiale” e che deve essere obbligatoriamente custodito con grande cura da tutte le parrocchie. Inoltre, non accredita alle persone la fede religiosa perché, da quanto emerge dal comunicato del Vaticano, “sacramenti ricevuti e le registrazioni effettuate non limitano in alcun modo la libera volontà di quei fedeli cristiani che, in forza di essa, decidono di abbandonare la Chiesa”.
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