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14 Aprile 2025

Un cane (o un gatto) vale quanto un matrimonio o 80mila euro in più l’anno: lo dice la scienza

Uno studio dell’Università di Kent conferma: convivere con un animale domestico migliora la vita come un grande amore o un aumento di stipendio

Non è solo amore, è benessere misurabile. Lo conferma uno studio condotto dall’Università di Kent, pubblicato sulla rivista Social Indicators Research, che svela un dato sorprendente: vivere con un cane o un gatto migliora la qualità della vita in modo paragonabile a una relazione di coppia felice o a un aumento di stipendio di circa 80.600 euro l’anno. Sì, avete letto bene: un pet può valere quanto un matrimonio o un salto di carriera.

Lo studio, guidato dalla professoressa Adelina Gschwandtner, ha analizzato i dati di oltre 2.500 famiglie britanniche usando il metodo della “life satisfaction”, un approccio economico che quantifica in termini monetari i benefici psicologici derivanti da esperienze immateriali come l’amicizia, l’amore o – appunto – la presenza di un animale domestico.

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Tornare a casa e trovare un cane che scodinzola o un gatto che si struscia sulle gambe ha un impatto emotivo pari a quello di rivedere il proprio partner, spiegano i ricercatori. In termini numerici, la compagnia di un animale domestico aumenta il benessere soggettivo di 3-4 punti su una scala da 1 a 7, ovvero lo stesso effetto di relazioni umane strette e frequenti.

Ma non si tratta solo di emozioni. I benefici sono anche fisici: chi vive con un cane tende a camminare di più, ha una migliore salute cardiovascolare e livelli più bassi di cortisolo, l’ormone dello stress. E anche i gatti giocano un ruolo importante: la loro presenza in casa è stata associata a un minor rischio di asma e allergie nei bambini, mentre accarezzarli può ridurre la pressione sanguigna e prevenire sintomi depressivi.

Durante la pandemia, uno studio pubblicato su Plos One ha evidenziato che i proprietari di cani si sentivano meno soli e più amati rispetto a chi non aveva animali, anche in presenza di frequenti contatti umani. In momenti di stress, un cane o un gatto si rivelano spesso più efficaci di un amico o di un familiare nel calmare corpo e mente. Il motivo? “Nessun giudizio, solo presenza”, spiegano i ricercatori.

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Secondo il team dell’Università di Kent, questi risultati dovrebbero influenzare le politiche pubbliche: si potrebbe pensare a incentivi fiscali per l’adozione, meno restrizioni sugli animali negli affitti, o allargare l’accesso ai programmi di pet therapy in scuole, RSA e università. Non solo cani e gatti: anche pesci, conigli, cavalli e rettili possono generare benefici simili, seppur in forme diverse.

Lo studio ha anche tracciato un profilo psicologico dei proprietari: chi possiede animali è in media più estroverso, coscienzioso e aperto mentalmente. I “dog people” tendono a essere più empatici e stabili emotivamente, mentre gli amanti dei gatti mostrano maggiore curiosità intellettuale e creatività.

“Credo che molte persone non si rendano nemmeno conto di quanto siano importanti per loro i propri animali – ha dichiarato la professoressa Gschwandtner –. Questa ricerca risponde con un sì deciso alla domanda: i pet fanno bene? Sì, anche in termini economici”.

 

 

 

@Redazione Sintony News