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12 Aprile 2025

È morto Graziano Mesina, l’ex primula rossa del banditismo sardo, aveva 83 anni

Mesina si è spento nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano, dove era ricoverato da settimane in condizioni ormai disperate a causa di una grave malattia oncologica in fase terminale

È morto Graziano Mesina, 83 anni, storico protagonista del banditismo sardo. Si è spento nel reparto penitenziario dell’ospedale San Paolo di Milano, dove era ricoverato da settimane in condizioni ormai disperate a causa di una grave malattia oncologica in fase terminale. L’ex latitante, simbolo controverso di un’epoca fatta di sequestri, fughe e processi, era detenuto da due anni nel carcere di Opera.

La notizia della sua morte chiude un capitolo lungo e drammatico della storia criminale italiana. Una parabola iniziata a Orgosolo, nel cuore della Barbagia, e segnata da fughe spettacolari, condanne pesantissime, grazia presidenziale e infine una nuova condanna definitiva per traffico internazionale di droga che lo aveva riportato in cella nel 2021, dopo una lunga latitanza.

Arrestato Graziano Mesina, era tra i latitanti di massima pericolosità -  Tusciaweb.eu

Mesina, che si era sempre professato innocente nell’ultimo processo, aveva visto rigettare per ben sette volte le richieste di differimento pena per motivi di salute, avanzate dalle sue legali, Beatrice Goddi e Maria Luisa Vernier. Le condizioni dell’ex bandito erano peggiorate negli ultimi mesi: non parlava più, non camminava, faticava a nutrirsi e a riconoscere le persone. Eppure, per la giustizia, restava «attualmente pericoloso».

Mesina era nato il 4 aprile 1942. Divenne noto già negli anni ’60, quando fu arrestato per un omicidio commesso a soli 14 anni. La sua carriera criminale lo avrebbe reso uno dei nomi più famosi del banditismo sardo: protagonista di 17 evasioni, coinvolto in decine di sequestri di persona, diventò un’icona – per alcuni un eroe popolare, per altri un criminale incallito.

Graziano Mesina arrestato nella notte dai Carabinieri del Ros - Algherolive

Nel 2004 era stato graziato dall’allora Presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, ma la sua parabola si era chiusa nuovamente con la giustizia: prima latitante, poi arrestato, infine condannato.

 

 

@Redazione Sintony News