Richard Chamberlain, il celebre attore statunitense protagonista di indimenticabili miniserie televisive, si è spento all’età di 90 anni a causa di un ictus. Tra i suoi ruoli più iconici, quello del tormentato padre Ralph de Bricassart in Uccelli di rovo (1983), che lo rese un’icona della televisione degli anni ’80, e quello del giovane medico nella serie Il dottor Kildare (1961-1966), che lo consacrò al successo.
Chamberlain è stato definito il "Re delle miniserie” grazie alla sua straordinaria carriera nel piccolo schermo. Tra le sue interpretazioni più amate, spiccano Colorado (1978-1979), Shōgun (1980) e, soprattutto, Uccelli di rovo (1983), in cui diede vita al personaggio di padre Ralph, un prete diviso tra la vocazione religiosa e l’amore per Meggie Cleary, interpretata da Rachel Ward. La serie, basata sul romanzo di Colleen McCullough, divenne un fenomeno televisivo planetario, con picchi di oltre 13 milioni di telespettatori in Italia durante la messa in onda su Canale 5.
Negli anni ’80, Chamberlain vestì i panni dell’avventuriero Allan Quatermain nei film Allan Quatermain e le miniere di re Salomone (1985) e Gli avventurieri della città perduta (1987), affiancando una giovane Sharon Stone. Nel 1989 tornò a interpretare Aramis ne Il ritorno dei tre moschettieri.
Ha inoltre incarnato il leggendario seduttore Giacomo Casanova nel film Il veneziano, vita e amori di Giacomo Casanova (1987), recitando al fianco di Faye Dunaway e Ornella Muti.
Negli anni ’90 e 2000, l’attore ha continuato a lavorare in televisione, comparendo in serie di successo come Will & Grace, Nip/Tuck, Desperate Housewives e Chuck. Nel 2005 ha interpretato Ebenezer Scrooge nel musical Scrooge: The Musical a Broadway.
Nel 2003, Chamberlain pubblicò la sua autobiografia Shattered Love, in cui rivelò pubblicamente la sua omosessualità. In un’intervista a Vanity Fair, raccontò il tormento vissuto per decenni:
"Negli anni ’40 e ’50, essere omosessuali in America era peggio che essere traditori o assassini. Ho avuto paura. Ma quando finalmente ho scritto la parola ‘omosessuale’ nella mia autobiografia, ho sentito come se un angelo mi posasse un’ala sulla testa, liberandomi da ogni paura. Finalmente mi sentivo leggero".
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