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6 Marzo 2025

Cagliari, Landini lancia la campagna per il referendum su lavoro e cittadinanza

Il segretario nazionale della CGIL, Maurizio Landini, ha lanciato dalla Fiera di Cagliari la campagna referendaria su lavoro e cittadinanza, sottolineando l’importanza della partecipazione popolare per una svolta sul piano sociale e occupazionale

 “Dire sì al referendum significa garantire diritti a milioni di persone che oggi ne sono prive”. Con queste parole, il segretario nazionale della CGIL, Maurizio Landini, ha lanciato dalla Fiera di Cagliari la campagna referendaria su lavoro e cittadinanza, sottolineando l’importanza della partecipazione popolare per una svolta sul piano sociale e occupazionale.

Tra i punti chiave del referendum, Landini ha evidenziato il riconoscimento immediato della cittadinanza a 2,5 milioni di persone che già vivono, lavorano e pagano le tasse in Italia, e il ripristino delle tutele dell’articolo 18 per circa quattro milioni di lavoratori, cancellate nel 2015. "Chi lavora in aziende con meno di 15 dipendenti vedrà rafforzati i propri diritti, mentre i contratti a termine non potranno più essere utilizzati in modo indiscriminato", ha aggiunto.

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Il segretario della CGIL ha poi ribadito la necessità di garantire un'informazione adeguata ai cittadini, chiedendo alla Rai di svolgere il suo ruolo di servizio pubblico e di fornire spazi adeguati per il dibattito. “Abbiamo scritto alla Commissione di vigilanza e chiesto un incontro con l’amministratore delegato della Rai. È fondamentale che le persone abbiano gli strumenti per conoscere e decidere consapevolmente”, ha affermato.

Altro punto centrale è l’accessibilità al voto. La CGIL chiede che il referendum si svolga in concomitanza con le elezioni amministrative e che siano introdotte misure per agevolare la partecipazione dei fuorisede e degli italiani all'estero. “Parliamo di 4,7 milioni di cittadini che devono avere la possibilità di votare e di essere informati”, ha sottolineato Landini.

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Infine, un accento particolare è stato posto sulla sicurezza sul lavoro. “Troppi morti nelle imprese in subappalto, troppi lavoratori precari senza protezioni adeguate. Con il sì al referendum, l’azienda madre diventerà direttamente responsabile lungo tutta la catena produttiva”, ha spiegato il segretario della CGIL.

L’incontro di Cagliari ha segnato una tappa importante per la campagna referendaria, con l’obiettivo di sensibilizzare il maggior numero possibile di cittadini. “Il referendum ha concluso Landini è uno strumento di democrazia diretta. Non si delega nessuno: si decide con un sì o con un no. E il risultato si vedrà il giorno dopo”.

 

 

@Redazione Sintony News