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25 Febbraio 2025

La rivoluzione delle pillole anti-obesità: arriva orforglipron

Eli Lilly è tra le prime aziende farmaceutiche pronte a rivoluzionare il settore

Il mercato dei medicinali contro l'obesità continua a espandersi, con le case farmaceutiche impegnate a sviluppare soluzioni sempre più efficaci e pratiche. Attualmente, un solo farmaco promette di superare i già redditizi trattamenti a base di semaglutide iniettabile: il semaglutide in pillole. L'assunzione di una compressa giornaliera rappresenterebbe infatti un'alternativa molto più semplice rispetto all'iniezione sottocutanea settimanale, e le aziende si stanno lanciando nella sfida.

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Eli Lilly è tra le prime aziende farmaceutiche pronte a rivoluzionare il settore, con l'annuncio atteso per aprile dei risultati finali della sperimentazione della sua nuova pillola anti-obesità, chiamata orforglipron. Questo farmaco potrebbe essere la prima formulazione orale a entrare in un mercato che oggi vale 25 miliardi di dollari a livello globale. Il lancio ufficiale è previsto per il 2026, ma la multinazionale americana ha già inserito nei suoi bilanci preventivi un'aspettativa di ricavi di 550 milioni di dollari.

I risultati intermedi della fase due della sperimentazione sono stati promettenti: i volontari che hanno assunto il farmaco per circa nove mesi hanno registrato una perdita media del 14,7% del loro peso iniziale. Secondo Eli Lilly, gli effetti collaterali della compressa, principalmente nausea e disturbi gastrointestinali, sono simili a quelli delle formulazioni iniettabili. I dati finali della fase tre saranno disponibili tra un mese e mezzo, ma la fiducia dell'azienda sembra solida, vista l'inclusione di mezzo miliardo di dollari nei bilanci.

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L'obiettivo di Eli Lilly è chiaro: superare i ricavi della rivale danese Novo Nordisk, leader nel mercato dei farmaci anti-obesità grazie al semaglutide. Questo ormone, inizialmente sviluppato per il trattamento del diabete, si è rivelato sorprendentemente efficace nella perdita di peso e nella protezione della salute cardiovascolare. Da quando è stato introdotto nella lotta all'obesità, il semaglutide è diventato una moda, oltre che una terapia, facendo esplodere la domanda globale e mettendo sotto pressione la capacità produttiva delle case farmaceutiche.

Solo la scorsa settimana, il semaglutide è stato rimosso dalla lista dei farmaci difficili da reperire negli Stati Uniti, nonostante il costo elevato (oltre 200 euro al mese), la riluttanza di molte assicurazioni a coprirlo e la scomodità della somministrazione tramite penna iniettabile.

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Novo Nordisk, tuttavia, non intende restare indietro e sta lavorando a sua volta a una versione orale del semaglutide, mentre altre aziende, come l'anglo-svedese AstraZeneca, stanno entrando nella competizione.

L'innovazione non si ferma alla formulazione in pillole: le aziende stanno sviluppando versioni sempre più potenti di questi farmaci, cercando di superare la soglia del 20% di riduzione del peso corporeo e concentrando la perdita nei tessuti adiposi piuttosto che in quelli muscolari. Tuttavia, il mercato ha reagito con delusione ai risultati di un recente test condotto da Novo Nordisk, in cui un nuovo farmaco ha ridotto il peso corporeo del 20,4%, meno del 25-27% atteso dagli investitori. Il titolo dell'azienda danese ha subito un calo del 20% in borsa in seguito alla pubblicazione dei dati.

Nel frattempo, emergono testimonianze di volontari delle sperimentazioni che hanno sperimentato effetti collaterali importanti, come svenimenti, estrema debolezza e perdita completa dell'appetito dopo l'assunzione delle dosi più alte. Questi racconti, pubblicati su riviste specializzate come Stat e agenzie di stampa come Reuters, sollevano interrogativi sulla sicurezza di questi trattamenti e sulla velocità con cui le aziende stanno cercando di lanciare nuovi prodotti sul mercato.

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Con il crescente interesse per i farmaci anti-obesità e l'evoluzione delle terapie, il settore farmaceutico si prepara a una nuova era. Ma la sfida non sarà solo tra aziende: anche le autorità sanitarie dovranno valutare con attenzione benefici e rischi di queste nuove soluzioni, per garantire che la corsa al dimagrimento non comprometta la salute dei pazienti.

 

 

 

@Redazione Sintony News