Le truffe corrono sul web e non solo. Questa volta però, non sono stati presi di mira “soggetti deboli” come gli anziani, ma bensì imprenditori italiani, e tra i più facoltosi.
La sofisticata truffa cercando di sfruttare l'autorevolezza del ministro della Difesa, Guido Crosetto, per ottenere ingenti somme di denaro. I truffatori, fingendosi membri dello staff del ministro, contattavano i target spiegando che la Repubblica Italiana necessitava di fondi urgenti per il pagamento di un riscatto, sostenendo che le somme sarebbero state restituite tramite la Banca d'Italia.
La modalità di approccio era sempre la stessa: si parlava di "questioni di sicurezza nazionale" e "urgenze" legate a giornalisti rapiti in Medio Oriente. Tra le vittime più note si trovano Massimo Moratti, ex presidente dell'Inter, i Gussalli Beretta, proprietari dell'omonima multinazionale di armi, e la famiglia Aleotti, titolare del gruppo farmaceutico Menarini. In almeno uno dei casi, l'imprenditore ha effettuato un bonifico su un conto indicato dai truffatori, convinto che fosse una richiesta legittima.
Fortunatamente, grazie alla tempestiva reazione delle vittime e delle forze dell'ordine, la truffa è stata denunciata e alcune persone sono riuscite a evitare danni economici gravi. Il ministro Crosetto stesso è intervenuto per avvisare pubblicamente della truffa, denunciando i tentativi di raggiro e ribadendo che nessun membro del suo staff era coinvolto.
Le modalità della truffa sono sofisticate: i truffatori avevano informazioni precise su alcune delle vittime e riuscivano a rendere l'operazione convincente, tanto da indurre alcuni imprenditori a credere nella veridicità della richiesta. A tal punto che, in alcuni casi, la truffa è andata a segno.
Gli imprenditori coinvolti hanno prontamente avvisato il ministro e le forze dell'ordine, fermando così ulteriori tentativi.
Scampa la truffa anche Giorgio Armani. La segreteria dello stilista riceve la solita chiamata, che però chiede di mandare una mail con la richiesta scritta. Il messaggio non arriverà mai e si conclude lì la vicenda. Un campanello d’allarme suona però quando i truffatori provano a contattare la famiglia Gussalli Beretta.
Il presidente della holding, Pietro, conosce il ministro che è stato a capo dell’associazione confindustriale che si occupa di difesa. Informato della richiesta, l’imprenditore sente direttamente Crosetto e lo informa dell’accaduto. E così è accaduto anche con il fondatore e presidente di Tod’s Diego Della Valle, l’amministratore delegato di Pirelli Marco Tronchetti Provera, Patrizio Bertelli, marito di Miuccia Prada e presidente della casa di moda, la famiglia Caltagirone e la famiglia Del Vecchio. Sempre che la lista non sia ancora più lunga.
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