Il suo cane gli ha salvato la vita. Anche se inconsapevolmente. È pattinatore statunitense Jon Maravilla, scampato al disastro aereo avvenuto a Washington. Doveva proprio imbarcarsi sul volo che poi è costato la vita a 67 persone, quando gli è stato comunicato che il suo animale era troppo grande per viaggiare in cabina. Così Maravilla ha deciso di tornare a casa.
"Era il volo di ritorno. Non capivo perché improvvisamente non fosse più possibile portare il mio cane con me - ha raccontato il pattinatore all'agenzia russa Ria Novosti -. Ma non potevo lasciarlo indietro, così ho deciso di percorrere la strada in auto".
Una tragedia scampata dato che proprio l'aereo su cui avrebbe dovuto viaggiare si è scontrato con un elicottero Sikorsky UH-60 Black Hawk dell'esercito americano durante l'avvicinamento all'aeroporto Reagan National, precipitando nel fiume Potomac e causando la morte di 67 passeggeri a bordo.
“Non posso smettere di pensare a quanto un semplice no al check-in abbia cambiato tutto. Il mio cane mi ha salvato la vita. Non so perché sia successo proprio a me. Ma so che non darò mai più nulla per scontato. E che terrò il mio cane accanto a me, sempre", ha aggiunto Maravilla, come riporta La Stampa.
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