Chi si aspettava conferme dopo i tre risultati utili consecutivi ha dovuto fare i conti con una triste realtà, perché allo stadio Olimpico Grande Torino, oltre alla sconfitta per 2-0, è arrivata una prestazione inspiegabile da parte dei rossoblù, specialmente dopo i botti di domenica scorsa alla Domus. Decisivo per i granata l'attaccante scozzese Che Adams, alla prima doppietta in Serie A.
Mister Nicola riparte da coloro che hanno cambiato il volto del match contro il Lecce cinque giorni fa: dentro dunque Marin, Deiola e Gaetano dal primo minuto. L'effetto, però, non è quello sperato, perché il Torino di Vanoli parte subito all'arrembaggio, mettendo pressione alla difesa rossoblù sugli esterni, con le sgroppate di Lazaro e Karamoh, e per vie centrali, grazie alla qualità di Vlasic e Adams. E proprio quest'ultimo, al 6', porta in vantaggio i suoi: Ricci trova il fondo a destra e mette una palla bassa a rimorchio per lo scozzese, che scarica il destro all'incrocio. Difesa rossoblù immobile e non proprio "sul pezzo", per usare un eufemismo. Col passare dei minuti, però, il Cagliari riesce quantomeno ad allentare la pressione, anche se in fase offensiva praticamente non riesce mai a impensierire Milinkovic-Savic. Dall'altra parte, il Torino, pur calando di intensità, va vicino al raddoppio in almeno due occasioni con Karamoh e Pedersen, ma Caprile ci mette i guantoni e salva i suoi.
L'avvio di ripresa non lascia presagire nulla di buono: il Cagliari è imballato, senza idee, in tremenda difficoltà quando c'è da costruire l'azione; dall'altra parte il Torino è in salute e se non trova il raddoppio è per colpa di uno strepitoso Caprile, che compie un miracolo sull'incornata ravvicinata di Tameze. Lo svantaggio minimo, però, tiene in vita i sardi e Nicola intorno all'ora di gioco rivoluziona la squadra: dentro Augello, Makoumbou, Adopo e Pavoletti, fuori Obert, Marin, Deiola e Gaetano. L'obiettivo è quello di far compagnia a un isolato Piccoli davanti e aumentare la presenza in area avversaria. Le intenzioni del mister restano solo teoria, perché una manciata di minuti dopo il Toro raddoppia, ancora con Adams bravo ad avventarsi su un pallone ribattuto dalla traversa, colpita in precedenza da Karamoh, e a battere Caprile, sfruttando una deviazione di Zappa. Di fatto la partita finisce là, e forse è meglio così.
Oltre alla sconfitta, che interrompe la striscia positiva, ciò che fa più male è la prestazione degli uomini di Nicola: apatici, senza idee, mai pericolosi davanti. L'unica nota positiva arriva da Elia Caprile, ancora una volta il migliore in campo fra i sardi. Così non va bene, serve continuità nelle prestazioni per centrare l'obiettivo salvezza. Evidentemente, da questo punto di vista, il gruppo non è ancora maturo a sufficienza.
@Francesco Cucinotta