La vicenda di Maria Rosaria Boccia e Gennaro Sangiuliano continua a destare attenzione, complici nuove foto e dichiarazioni che riaccendono i riflettori su una storia che mescola politica, cronaca e vita privata. Il recente avvistamento di Boccia a Pompei con un pancione evidente, immortalato sulla copertina del settimanale Oggi, ha sollevato dubbi e speculazioni, nonostante la diretta interessata abbia chiaramente chiesto rispetto per la propria privacy.

Nel suo lungo post sui social, Boccia ha denunciato l'accanimento mediatico e il sessismo insito in molte narrazioni sulla vicenda, sottolineando di essere stata fatta oggetto di attacchi ingiusti e mirati. Ha anche lanciato un avvertimento: qualora il trattamento nei suoi confronti continuasse, sarebbe pronta a rivelare informazioni che potrebbero causare conseguenze gravi per molte delle figure coinvolte.

L’ex ministro Gennaro Sangiuliano, dal canto suo, aveva già presentato un esposto per lesioni aggravate e minaccia, puntando il dito contro Boccia per un’aggressione fisica durante un litigio, che avrebbe lasciato il segno sulla sua fronte.

Nel documento, Sangiuliano aveva anche affrontato il tema di una presunta gravidanza dichiarata da Boccia, che però, fino a quel momento, era stata smentita dalla stessa.

Ora, con le nuove immagini e le dichiarazioni di un esperto che ipotizza una gravidanza avanzata, i dubbi si moltiplicano. Tuttavia, Boccia rimane ferma nel suo diritto alla riservatezza, nonostante l’attenzione pubblica e i riflettori che continuano a seguire ogni sua mossa.

Ecco il post integrale di Maria Rosaria Boccia: 

"In questi mesi ho a lungo riflettuto su quanta faziosità di certa stampa unitamente ad un determinato modo di fare informazione possano ferire e fare male. Tante volte mi sono congratulata con me stessa per quanto sia stata forte e coraggiosa nel sopportare un carico di cattiverie che se non avessi avuto le spalle forti avrebbe provocato danni irreparabili. Dopo mesi in cui nessuno si è scusato con me, nonostante sia stato appurato che da sempre abbia raccontato la verità, ancora una volta il mio nome e la mia storia rischiano di essere buttati sulla pubblica piazza alla mercé dei cani feroci. I direttori di giornali stanno adoperando e hanno adoperato un metodo ben preciso per infangarmi in nome di un adulante inchino ai loro editori o ai propri padrini politici. Possibile che la dignità di una donna debba essere così vituperata, umiliata e derisa per insabbiare le responsabilità altrui? Mi sono stancata di essere il parafulmine di altri e che la mia storia umana e professionale venga sempre messa in discussione. Per quale motivo devo sempre giustificarmi mentre altri restano immuni dalle critiche nonostante le palesi responsabilità? Per quale motivo la mia sfera personale non deve essere più mia e l’intimità perpetuamente violata? Per rispetto ho tenuto per me informazioni e aneddoti che porterebbero alle dimissioni immediate di politici e direttori di giornali, non ho ritenuto opportuno divulgare nulla perché non è mio stile scendere al livello di alcuni, ma esigo rispetto; se tale etica professionale continuerà a mancare non potrò esimermi e provvederò con le poche forze che mi rimangono a sbugiardare, fatti alla mano, tutti coloro che hanno provato a distruggermi.

Lo faró per me, per la mia storia, per la mia dignità e per tutte quelle donne che la prepotenza altrui ha provato a sminuire e a mettere all’angolo".

@Redazione Sintony News