Saranno celebrati sabato 11 gennaio a Elmas i funerali di Francesca Deidda, la quarantaduenne uccisa a martellate dal marito Igor Sollai nella sua casa di San Sperate. Il corpo della donna negli ultimi sei mesi era rimasto a disposizione degli inquirenti.
Ieri è arrivato il via libera alla restituzione ai familiari dopo che l'autopsia a firma del medico legale, Roberto Demontis, è stata depositata in Procura e i resti sono stati riuniti.
Le celebrazioni si terranno alla chiesa di San Sebastiano Martire.
La tragica vicenda di Francesca Deidda si avvia quindi verso una fase cruciale con il deposito del referto autoptico da parte del medico legale Roberto Demontis, che conferma quanto già emerso nelle indagini preliminari.
La donna, scomparsa il 10 maggio e ritrovata due mesi dopo in un borsone nei pressi della vecchia statale 125, è stata brutalmente uccisa con otto colpi di martello alla testa. Francesca è stata colpita con un martello da bricolage, cercando disperatamente di difendersi, come dimostra una distorsione traumatica a un dito della mano destra. Il marito, Igor Sollai, ha nascosto il corpo a circa 70 km dal luogo del delitto, tentando di depistare le indagini.
Sollai, inizialmente negando ogni coinvolgimento, ha confessato sotto la pressione delle prove raccolte dalla task force investigativa. Ha dichiarato di aver agito in un raptus durante un litigio domestico. È previsto il giudizio immediato per Sollai, in considerazione delle prove schiaccianti e delle aggravanti, tra cui la premeditazione, la crudeltà e l'occultamento del cadavere. Entro l'11 gennaio, il giudice per le indagini preliminari, Ermengarda Ferrarese, deciderà sulla formalizzazione del rinvio a giudizio.
Andrea Deidda, il fratello della vittima, ha espresso la volontà di essere presente al processo per guardare negli occhi l'assassino della sorella. Secondo il suo avvocato, Gianfranco Piscitelli, Andrea non cerca vendetta, ma giustizia.
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