Smontare l’albero di Natale segna simbolicamente il passaggio dalla magia delle feste alla ripresa della vita quotidiana. In Italia, due date principali scandiscono questa transizione, entrambe legate alla tradizione cristiana: l’Epifania, il 6 gennaio, e la Candelora, il 2 febbraio.
La data più diffusa per riporre l’albero è il 6 gennaio, giorno dell’Epifania, che celebra l’arrivo dei Re Magi a Betlemme. L’Epifania conclude i 12 giorni di Natale, secondo la tradizione cristiana.
Accendere le luci dell’albero e del presepe fino a questa data rappresenta un omaggio ai Re Magi nel loro viaggio. In molte case, il disfacimento dell’albero avviene la sera dell’Epifania, dopo gli ultimi festeggiamenti e lo scarto dei doni della Befana.
In alcune tradizioni, l’albero di Natale rimane montato fino al 2 febbraio, giorno della Candelora, che celebra la presentazione di Gesù al Tempio. Questa festa avviene 40 giorni dopo Natale e simboleggia una nuova fase nella vita di Cristo. Nelle regioni dove la Candelora è più sentita, il rituale di smontare l’albero può essere accompagnato dalla benedizione delle candele o dalla preparazione di pietanze tipiche.
La scelta della data può dipendere anche da preferenze personali o pratiche familiari. Alcuni smontano l’albero subito dopo Capodanno, associandolo alla fine delle vacanze, mentre altri lo mantengono più a lungo per godere ancora dell’atmosfera festiva.
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