La confessione di Igor Sollai, l’autotrasportatore di Assemini accusato dell’omicidio della moglie Francesca Deidda, rappresenta un punto cruciale in una vicenda che ha sconvolto la comunità di San Sperate e non solo. Dopo mesi di ostinate negazioni, Sollai ha ammesso di aver ucciso la moglie a martellate la sera del 10 maggio scorso, mentre riposava sul divano di casa.
Francesca Deidda, 42 anni, era scomparsa quella sera, ma il suo corpo è stato ritrovato solo il 18 luglio nei boschi di Sa Picocca, lungo l'Orientale Sarda, chiuso in un borsone.
Grazie al lavoro congiunto della Procura e dei carabinieri, supportati dai Ris, è stato possibile ricostruire il delitto. Tracce di particelle di materiale gommoso nei capelli della vittima hanno permesso di identificare la marca del martello usato per il crimine, benché l’arma non sia mai stata ritrovata.
Le indagini hanno inoltre collegato l'acquisto del borsone e di altri materiali al sospettato, utilizzando prove come registrazioni di pagamento con carta di credito di alcuni vasi ritrovati non lontano dal corpo e acquistati a Elmas e dati del GPS del suo furgone aziendale.
Secondo gli inquirenti, il movente dell’omicidio sarebbe stato duplice: da un lato, il desiderio di Sollai di ottenere la piena proprietà della casa coniugale e dall’altro la possibilità di incassare l'assicurazione sulla vita della moglie, stimata a centomila euro. Si sospetta inoltre che l’uomo avesse avviato una relazione extraconiugale, aumentando le tensioni tra i coniugi.
La confessione è arrivata durante un interrogatorio-fiume in carcere, condotto dal sostituto procuratore Marco Cocco. Assistito dai suoi legali, Sollai ha iniziato a ricostruire i dettagli dell’omicidio e il tentativo di occultare le prove, senza però riuscire a eliminare i numerosi indizi che hanno portato gli investigatori a ricostruire l’intera dinamica del crimine.
L’avvocato della famiglia Deidda, Gianfranco Piscitelli, ha commentato la confessione sottolineando come questa potrebbe essere motivata dal tentativo di ottenere uno sconto di pena, ma resta da verificare quanto complete e coerenti saranno le dichiarazioni dell’imputato.
Con la confessione di Sollai, il pm potrebbe procedere con la richiesta di giudizio immediato, escludendo l’udienza preliminare e accelerando l’avvio del processo in Corte d’Assise. L'interrogatorio proseguirà nei prossimi giorni per approfondire tutti gli aspetti del delitto e delle sue motivazioni.
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