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22 Novembre 2024

“Feminas. Cagliari contro la violenza”, al via gli appuntamenti nel capoluogo di regione

Lo scorso 13 novembre è partito il calendario di appuntamenti per dire “no” alla violenza contro le donne che andrà avanti fino al prossimo 8 marzo

Cagliari dice no alla violenza contro le donne. E lo fa non solo in vista della giornata mondiale della violenza contro le donne che si celebra il 25 novembre. Lo dimostra il ricco calendario di appuntamenti di “Feminas contro la violenza” presentato questa mattina dall’assessore alle Pari Opportunità Giulia Andreozzi e dall’assessora ai Servizi sociali Anna Puddu.

Oltre 40 gli appuntamenti iniziati il 13 novembre scorso con incontri bisettimanali come l’Urban Asara Running Club (praticare la corsa in compagnia) che andranno avanti fino al prossimo 8 marzo con un’iniziativa sportivo-educativa rivolta al rafforzamento personale e alla sicurezza delle donne. Laboratori, incontri, convegni, cortei, proiezione di cortometraggi, presentazione di libri. Tutte iniziative per dire “no alla violenza contro le donne”. 

Un'immagine della sensibilizzazione contro la violenza sulle donne

Si chiama “Corpi e parole”, il calendario presentato oggi.Un discorso di lotta alla violenza di genere ha senso se il discorso parte dalla parità”, ha detto l’assessora Andreozzi, “verso gennaio o febbraio ci sarà una nuova finestra per chi volesse proporre nuove iniziative nel calendario”. E ancora: “Educare alla non violenza si può fare se si parte dalla tenera età, lunedì mattina infatti distribuiremo nelle scuole i libri che hanno come tema la parità di genere”. 

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“Sono contenta perché questa amministrazione ha come obiettivo quello di fare in modo che la giornata internazionale contro la violenza sulle donne si concretizzi in politiche integrate. Questo lo dimostrano gli eventi che non si concentrano non solo sul mese di novembre. Infatti come impostazione cerchiamo di arrivare alla festa delle donne ma non solo”, ha dichiarato Anna Puddu, assessora alle Politiche sociali, “noi vogliamo realizzare politiche integrate perché è impensabile realizzare politiche funzionali; e quindi evitare/ridurre il numero di femminicidi se si pensa di fare tutto da soli. Su alcune tematiche quindi lavoreremo spesso insieme, come in questo caso. I dati ci dimostrano che c’è un incremento drammatico del fenomeno, è necessario fare meno pubblicità e slogan ma azioni concrete. La violenza non è un fenomeno individuale, ma trasversale perché appartiene a diversi contesti sociali, riguarda tutti. Non solo le donne ma la società nel suo complesso. E noi mettiamo in discussione la società con queste iniziative”.

 

 

@Monica Magro