Salmo, il controverso e amatissimo rapper sardo, sceglie la carta stampata per raccontarsi senza filtri. “Sottopelle” è il titolo del suo primo libro, un’opera autentica e intensa, tanto quanto la sua musica. L’artista ha sentito il bisogno di condividere la propria storia personale, lontano dai ritmi serrati delle hit e dai riflettori, ma con la stessa passione e urgenza che caratterizza i suoi brani.
“La verità è che avevo bisogno di scrivere, comunicare e raccontare una storia. La mia.” Con queste parole, Salmo introduce i lettori a un percorso autobiografico che non è solo l’ennesimo racconto di un artista di successo, ma un’indagine profonda su ciò che significa essere umano. In un’epoca che sembra celebrare solo il presente, Salmo ci ricorda che il passato e le radici sono parti inscindibili della nostra identità. Si chiede, infatti: può esistere un uomo senza quello che è stato da bambino o senza la storia della sua famiglia?
Nel libro, Salmo ripercorre le sue esperienze di vita, dall’adolescenza segnata dalla rabbia, all’affacciarsi alla musica come valvola di sfogo e mezzo di espressione. “Sottopelle” diventa così un racconto crudo e sincero, una confessione in cui ciò che si cela sotto la superficie trova finalmente la sua voce. Attraverso le pagine, Salmo esplora il dolore e la disperazione, svelando come siano stati strumenti fondamentali per plasmare il suo percorso artistico: “Nella disperazione c’è un sacco di arte. Chiunque dovrebbe provarla.”
Un viaggio interiore che va oltre la musica e ci offre uno sguardo privilegiato su un Salmo più intimo, oltre l’artista, con le sue fragilità e la sua determinazione.
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