La Sardegna sta vivendo una drammatica crisi demografica, con il tasso di natalità più basso d'Italia. Nel 2023, sull'isola sono nati solo 7.231 bambini, con una media di fertilità scesa a 0,91 figli per donna, molto al di sotto della media nazionale di 1,20. Inoltre, la Sardegna è caratterizzata da un altissimo tasso di figli unici: il 56% delle coppie si ferma al primo figlio, una percentuale che non ha eguali nel resto del Paese.
Il calo della natalità è stato costante negli ultimi due decenni, e la situazione attuale riflette le difficoltà economiche e sociali che molte famiglie devono affrontare. Secondo Mauro Carta, presidente delle Acli Sardegna, la scarsa fiducia nel futuro, legata a questioni economiche e alla qualità della vita, sta riducendo la progettualità delle coppie. Questo fenomeno si verifica sia nei piccoli paesi, dove mancano i servizi essenziali, sia nelle città, dove i costi elevati per i servizi, come gli asili nido, aggravano la situazione.
Le proiezioni future indicano che, se questa tendenza non verrà invertita, la Sardegna si trasformerà sempre più in una terra di famiglie senza figli e di persone sole. Entro il 2043, infatti, si prevede che il numero di single e di coppie senza figli supererà di gran lunga quello delle famiglie con bambini. Mauro Carta sottolinea che è necessario abbandonare gli incentivi temporanei e spot, come il bonus bebè o i trasferimenti nei piccoli paesi, e sviluppare una strategia di lungo termine che coinvolga tutti i settori: servizi, sanità, scuola, trasporti e offerta culturale. Solo così sarà possibile incidere concretamente sulle scelte delle famiglie e invertire la tendenza alla denatalità.
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