Il sindaco di Napoli, Gaetano Manfredi, ha firmato due ordinanze di sgombero parziale "ad horas" per la Vela Gialla e la Vela Rossa di Scampia, in vista del loro imminente abbattimento. Queste misure sono state prese "per motivi di sicurezza" a seguito del crollo di un ballatoio della Vela Celeste lo scorso luglio, che ha causato la morte di tre persone e il ferimento di altre 13. Il crollo ha sollevato allarmi sulla sicurezza degli edifici rimasti e ha accelerato la decisione di procedere con gli sgomberi.
Le Vele di Scampia, icone del degrado urbano e simbolo della criminalità legata alla narrazione di Gomorra, sono al centro di un progetto di riqualificazione urbana finanziato con i fondi del Pnrr. Questo piano prevede la demolizione delle Vele Rossa e Gialla per far posto a nuovi edifici di edilizia popolare. La Vela Celeste, nonostante il crollo, sarà mantenuta in piedi e riadattata a servizi pubblici. Il progetto include anche spazi verdi, orti urbani, strutture scolastiche e un centro civico, con l’obiettivo di trasformare Scampia in un modello di riscatto sociale e rigenerazione urbana.
Nonostante il Comune abbia previsto un contributo per l’autonoma sistemazione degli abitanti sgomberati, molti di loro lamentano difficoltà nel trovare alloggi a causa della mancanza di garanzie, come un contratto di lavoro, che li rende inadeguati agli occhi dei proprietari immobiliari.
Le Vele, una volta epicentro di degrado, sono destinate a diventare simbolo di rinascita, dimostrando la volontà di Napoli di trasformare un'area difficile in un quartiere moderno e vivibile, con una nuova vita che si distanzia dall'immaginario di criminalità che ha segnato la sua storia recente.
@Redazione Sintony News