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12 Luglio 2024

Cattiva alimentazione, ogni italiano spende 289 euro in più all'anno

Ecco perché una cattiva alimentazione, oltre che danneggiare la salute, influisce anche sul portafoglio degli italiani

La cattiva alimentazione non solo danneggia la salute, ma ha anche un impatto significativo sul portafoglio. Secondo un recente rapporto della Fondazione Aletheia, diete e modelli nutrizionali errati aumentano i costi sanitari e il rischio di malattie. Questo ha portato a un costo annuale di 289 euro per ogni cittadino italiano e un peso del 3% sul Pil europeo dovuto a spese sanitarie legate all'alimentazione.

Nonostante l'Italia abbia un tasso di obesità relativamente inferiore rispetto ad altri paesi europei, il problema è in crescita. Nel 2023, il 46,4% della popolazione adulta italiana era in sovrappeso, e l'incidenza del diabete è aumentata, passando dal 6,3% nel 2021 al 6,6% nel 2022. Le stime indicano che, se questa tendenza continua, il numero di persone con diabete di tipo 2 potrebbe raggiungere il 10% entro il 2040. Gli anziani, gli uomini e i residenti del Sud Italia sono le categorie più a rischio.

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La cattiva alimentazione rappresenta quasi un decimo della spesa sanitaria nazionale, pari a circa 300 euro per persona. Le diete basate su cibi ultra-processati e additivi chimici sono i principali colpevoli, causando un aumento dei casi di obesità e altre malattie croniche.

Gli esperti suggeriscono di adottare la Dieta Mediterranea per prevenire queste malattie. Questa dieta, riconosciuta dall'Unesco come patrimonio culturale immateriale, ha dimostrato di avere effetti benefici sulla composizione corporea, riducendo l'infiammazione cronica e migliorando vari parametri cognitivi. Claudio Franceschi, professore emerito di immunologia all'Università di Bologna, sottolinea l'importanza di questa dieta per la salute generale.

Dieta Mediterranea - Villa Demidoff Clinic

Un'altra strategia proposta è la riduzione dei cibi ultra-processati. Secondo il rapporto, ridurre del 20% le calorie assunte da prodotti ad alta concentrazione di zuccheri, sale e grassi saturi potrebbe prevenire 688.000 malattie croniche entro il 2050. Questo comporterebbe anche una significativa riduzione dei costi sanitari, risparmiando circa 7 miliardi di euro entro la stessa data.

La qualità e la sicurezza alimentare sono fondamentali. I prodotti italiani sono tra i più controllati in Europa, con oltre 11.300 campioni analizzati. Tuttavia, i prodotti di origine extra UE hanno mostrato livelli di contaminazione da fitofarmaci ben superiori ai limiti di legge, cinque volte più alti rispetto a quelli di origine UE.

Riccardo Fargione, direttore del think tank Aletheia, ha sottolineato che "assistiamo spesso a disinformazione e strumentalizzazioni che spingono verso modelli di consumo dannosi per i cittadini. Non possiamo permetterlo in un Paese, come l’Italia, che vanta una cultura ed un patrimonio enogastronomico di assoluta eccellenza".

 

Marta Rachele Pusceddu