Secondo i dati del Censimento Istat aggiornati al 31 dicembre 2022, in Sardegna si contano 1.578.146 abitanti, un calo dello 0,6% rispetto al 2021. Un dato preoccupante, che si contrappone alla media nazionale che registra una diminuzione minore (-0,1%).
Il calo demografico è dovuto principalmente a due fattori: la denatalità e la mortalità. Nel primo caso, nel dettaglio, il numero di nascite è in costante calo da anni, nel 2022 sono nati 7.709 bambini, 529 in meno rispetto all'anno precedente.
Si tratta di un dimezzamento rispetto alle nascite del inizio millennio. Il tasso di natalità in Sardegna è di 4,9 per mille abitanti, nettamente inferiore alla media nazionale (6,7 per mille).
Mentre il tasso di mortalità è invece aumentato dall'11,7 per mille del 2021 al 13 per mille del 2022, con un picco del 15 per mille nella provincia di Oristano.
Altri dati significativi sono l’invecchiamento: l'età media della popolazione è salita da 48,1 a 48,4 anni. Sassari è la provincia più giovane (47,8 anni), Oristano la più anziana (49,8 anni).
E la distribuzione geografica: la metà della popolazione (56,7%) vive nelle province di Cagliari e Sassari. I centri montani e collinari dell'interno Sardegna sono quelli che subiscono il maggior decremento di popolazione. Anche il saldo migratorio interno è negativo: 740 persone hanno lasciato l'isola nel 2022. Nuoro e Sud Sardegna sono le province più colpite da questo fenomeno.
Invece gli stranieri residenti in Sardegna sono 50.211 (+1.811 rispetto al 2021), pari al 3,2% della popolazione. Provengono principalmente da Romania (22,5%), Senegal (8,5%) e Marocco (7,9%).
@Monica Magro