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9 Aprile 2024

Scandalo spot Amica Chips: Patatine al posto dell' ostia

Scandalo pubblicitario: 'Blasfemi', 'Fatelo con Maometto'. Patatina al posto dell’ostia

Pioggia di critiche e richiesta di sospensione" Un nuovo spot pubblicitario ha scatenato una controversia senza precedenti, dividendo il pubblico e sollevando critiche feroci da parte di associazioni religiose e individui indignati.

L'azienda Amica Chips si trova al centro della tempesta mediatica dopo aver lanciato uno spot che ha suscitato reazioni intense e una richiesta di sospensione immediata.

Lo spot in questione presenta una scena in un monastero, dove alcune suore si apprestano a ricevere l'eucaristia durante una cerimonia religiosa.  Tuttavia, al momento di ricevere la comunione dal prete, una suora sgrana gli occhi sorpresa mentre si sente il suono croccante di una patatina al posto dell'ostia consacrata.

 

 

Questa rappresentazione ha immediatamente scatenato l'indignazione, con accuse di blasfemia e mancanza di rispetto verso la sensibilità religiosa dei cattolici praticanti. L'Associazione Italiana Ascoltatori Radio e Televisione (Aiart) ha sollevato la questione, chiedendo l'immediata sospensione dello spot, definendolo "penoso" e "blasfemo".

Il presidente dell'Aiart, Giovanni Baggio, ha denunciato il messaggio pubblicitario come offensivo e ha segnalato il contenuto all'Istituto di Autodisciplina Pubblicitaria per violazione del codice di autodisciplina della comunicazione commerciale.

Pubblicità Amica Chips, suore ricevono patatina al posto dell'ostia:  richiesta sospensione - la Repubblica

Le reazioni del pubblico sui social media sono state altrettanto fervide e contrastanti. Se da un lato ci sono coloro che hanno apprezzato l'audacia e l'originalità dello spot, come dimostrato dal commento di Alfredo che lo ha definito "elegante e memorabile", dall'altro ci sono stati numerosi messaggi di condanna e disapprovazione.

Un utente ha espresso il suo disgusto per la presunta mancanza di sensibilità e rispetto, mentre un altra ha sollevato il tema della discriminazione religiosa chiedendo se l'azienda avrebbe avuto lo stesso coraggio nel provocare altre fedi.

 

La controversia evidenzia il delicato equilibrio tra creatività pubblicitaria e rispetto delle convinzioni religiose. Mentre alcuni difendono la libertà artistica e l'uso provocatorio della pubblicità, altri vedono nello spot un affronto diretto alla loro fede e un esempio di insensibilità commerciale.In risposta alle crescenti critiche, Amica Chips ha emesso un comunicato ufficiale in cui si scusa per qualsiasi offesa causata dallo spot e annuncia la rimozione immediata del video.

L'azienda ha ribadito il suo impegno a portare allegria e divertimento attraverso la sua pubblicità, promettendo di mantenere un approccio rispettoso e inclusivo nel futuro.

@Redazione Sintony News