Ancora una volta, la statua in bronzo di Giulietta nel cortile dell'omonima "casa" nel centro storico di Verona è stata presa d'assalto da centinaia di turisti provenienti da ogni angolo del globo. Nessuno ha resistito al rituale di toccare il seno della statua, credendo che porti fortuna alle loro storie d'amore. Tuttavia, il continuo contatto ha lentamente consumato la figura bronzea, finendo per crearvi un piccolo foro, visibile sul seno destro, la zona più colpita dalle carezze dei visitatori.

"È una scena immancabile", ha commentato un addetto alla sicurezza, "molti lo considerano anche una specie di porta fortuna, soprattutto tante giovani coppie. Chissà se poi porta davvero bene alla loro storia d'amore".

La statua, meta ambita per turisti provenienti da ogni parte del mondo, è sempre stata circondata da una Babele di lingue, con visitatori provenienti da Stati Uniti, Giappone, Corea, Cina, Spagna, Messico, Sud Africa e Australia. Persino le gite scolastiche hanno contribuito al flusso di giovani visitatori che si sono affollati attorno al monumento simbolo della "Città dell'Amore".

Nonostante l'attrattiva turistica del cortile di Giulietta rimanga gratuita, l'accesso alla Casa, dove si trova l'originale statua del 1972 realizzata dallo scultore Nereo Costantini, è a pagamento. Questo perché l'amministrazione comunale aveva già affrontato dieci anni fa il problema dell'usura della statua originale, finanziando un intervento di sostituzione con la copia attuale. Tuttavia, la nuova riproduzione ha subito lo stesso destino, rendendo necessario un ulteriore intervento.

Ora il Comune di Verona è chiamato a valutare un intervento simile per preservare l'integrità della copia situata nel cortile, sotto il celebre balcone dove coppie di innamorati di tutto il mondo si affacciano e dove vengono celebrati matrimoni con il progetto "Sposami a Verona". Parallelamente, l'amministrazione ha avviato da tempo una ristrutturazione dell'accesso al sito, con l'introduzione di un nuovo ingresso dal Teatro Nuovo, attivato in via sperimentale durante le festività, e la previsione di un futuro ingresso a pagamento anche per il cortile, nell'ambito di una controversia riguardante la proprietà del suolo comunale.

Marta Rachele Pusceddu