Le parole della sorella di Alessia Pifferi, Viviana Pifferi, gettano luce su un aspetto delicato e intricato della vicenda che ha scosso l'opinione pubblica. In un'intervista a "Pomeriggio Cinque", Viviana Pifferi ha commentato la perizia sulla sua sorella, accusata di aver lasciato morire di stenti la figlia Diana, sottolineando una discrepanza tra l'immagine che emerge in tribunale e quella conosciuta dalla famiglia.
"Chi la conosce sa che la sua indole è un'altra rispetto a quella che si è vista in aula", ha dichiarato Viviana Pifferi, aggiungendo che la sorella non ha mai mostrato rimorso o dolore per la tragica morte della bambina. Ha espresso disappunto per il comportamento di Alessia in aula, sottolineando che non ha mai versato una lacrima né chiesto scusa.
La perizia psichiatrica, firmata dallo psichiatra forense Elvezio Pirfo, ha indicato che Alessia Pifferi non è affetta da disturbi psichiatrici maggiori né da gravi disturbi di personalità.
Lo psichiatra ha chiarito che "non essendo dimostrabile né una Disabilità Intellettiva né un Disturbo Psichiatrico Maggiore né un Grave Disturbo di Personalità, è possibile affermare che Alessia Pifferi al momento dei fatti per i quali è imputata era capace di intendere e di volere".
"Mia sorella, per quella che conosco io, non è quella che si è vista in tribunale", ha ribadito Viviana Pifferi. Ha evidenziato che Alessia non ha mai mostrato un carattere così pacato e che, nonostante ciò, ha commesso un atto atroce togliendo la vita alla propria figlia di un anno e mezzo.
"Quando è diventata mamma, pensavo che le scattasse qualcosa dentro rispetto al passato in cui ha sempre pensato a sé stessa" sono state le parole di Viviana
La famiglia continua a lottare con il dolore e la confusione di fronte a una tragedia così dolorosa
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