Chi ha seguito la prima serata del Festival di Sanremo - come se potesse esistere qualcuno in grado di resistere alla tentazione di non sintonizzarsi nemmeno per un istante su Rai1 durante questa settimana - ha senz'altro notato il momento più iconico della serata. Il momento in cui Marco Mengoni si è avvicinato a Mahmood poco prima della sua esibizione e dell'espressione sorpresa e divertita di quest'ultimo quando ha incrociato il suo sguardo. Omettendo il fatto che le espressioni facciali di Mahmood potrebbero essere oggetto di un editoriale a parte, quei brevi istanti di incontro e complicità tra i due artisti sono stati ciò che ha maggiormente scatenato i fan su Internet durante la serata, risvegliando le stesse vibrazioni complesse e magnetiche che avevano caratterizzato l'incontro tra Blanco e lo stesso Mahmood mentre cantavano "Brividi" nel 2022.
Non si conosce nel dettaglio la natura del rapporto tra Mahmood e Mengoni - oltre a condividere lo stesso ufficio stampa, i due hanno anche collaborato insieme, visto che Mahmood ha contribuito a diversi brani di Marco, tra cui "Rivoluzione", "Duemila volte" e "Dialogo tra due pazzi" - ma il fatto che siano riusciti a catturare l'attenzione in così breve tempo è sicuramente indicativo del talento e del fascino di due artisti che, in modi diversi, stanno lasciando un'impronta indelebile nella storia della musica italiana, Mahmood con la sua sperimentazione e il suo spirito visionario, e Marco con la sua eleganza e la sua potenza vocale.
A Sanremo, però, si sa che anche le cose più semplici vengono amplificate e portate all'estremo, quindi non sorprende che lo sguardo complice e divertito di Mahmood e Mengoni abbia suscitato interesse, alimentando i fan che non possono fare a meno di apprezzare nei due cantanti uno stile, una presenza scenica e, soprattutto, un'estetica straordinaria.
In disprezzo a tutti coloro che pensano che l'Italia non abbia un star-system degno di nota, a Sanremo Mahmood e Mengoni ipnotizzano e affascinano perché, in fondo, a Sanremo abbiamo bisogno di questo: di incantesimi che diventano virali e di artisti che dimenticano di essere in diretta televisiva e permettono al cuore e all'istinto di prendere il sopravvento.
Marta Rachele Pusceddu