C’è anche Cagliari nel nuovo report di Legambiente "Mal'aria di città 2024". L'associazione ambientalista evidenzia come diverse città italiane, da nord a sud, tra cui il capoluogo di regione, non siano ancora in linea con i valori più stringenti previsti dalla revisione della direttiva europea sulla qualità dell’aria in vigore dal 2030 (20 microgrammi al metro cubo per il PM10).
Se il 2030 fosse già qui, il 69% delle città, incluso il capoluogo di regione, sarebbe fuorilegge per il PM10. Le situazioni più critiche si registrano a Padova, Verona e Vicenza con 32 µg/mc, seguite da Cremona e Venezia con 31 µg/mc, e da Brescia, Cagliari, Mantova, Rovigo, Torino e Treviso con 30 microgrammi al metro cubo.
I dati recenti comunque mostrano un miglioramento rispetto all'anno precedente, principalmente dovuto alle condizioni meteorologiche favorevoli del 2023, e non necessariamente a un successo delle politiche adottate per contrastare l'inquinamento atmosferico.
L'analisi di Legambiente evidenzia la necessità di un cambio di passo urgente da parte delle istituzioni per rendere le città più pulite e vivibili. È fondamentale implementare misure concrete e incisive per ridurre l'inquinamento atmosferico, come la promozione della mobilità sostenibile, l'efficientamento energetico degli edifici e la disincentivazione dell'uso di combustibili fossili. E rappresenta un importante strumento per sensibilizzare cittadini e istituzioni sulla gravità del problema dell'inquinamento atmosferico e sulla necessità di un impegno comune per migliorare la qualità dell'aria che respiriamo.
@Redazione Sintony News