In Sardegna sono iniziate le adozioni di “Mannos”, progetto e piattaforma che consente di adottare a distanza un angolo di Sardegna e co-produrre con giovani agricoltori e allevatori dell’isola alcune delle eccellenze agroalimentari della Sardegna.
Pecore sarde, oltre una ventina, ma anche alveari, campi di grano, filari di uva nel cuore della storica regione del Mandrolisai sono già state “adottate”; da dicembre sul portale è possibile sostenere con la propria adozione anche la capra sarda e la pecora nera di Arbus - disponibili 10 esemplari.
A qualche mese dal lancio della piattaforma mannos.it, che nasce con lo scopo di valorizzare le produzioni locali e i piccoli produttori artigianali, il progetto inizia a raccogliere i primi consensi, dimostrando che il modello di co-produzione può funzionare anche solo grazie al passa parola.
In questi mesi di lancio del progetto, racconta Maria Giovanna Carta, ideatrice e imprenditrice di Mannos: “abbiamo già ricevuto le prime 50 adozioni, ben oltre ogni aspettativa. Le adozioni riguardano principalmente pecore sarde e alveari - alcune sono singole, altre sono di gruppo: è il caso di una adozione aziendale di alveari per i suoi dipendenti come ringraziamento per il loro impegno, un gesto che poi è stato contraccambiato dagli stessi dipendenti verso i dirigenti; abbiamo avuto anche alcune richieste speciali di adozione, una in particolare è stata fatta come regalo di nozze”. Gli adottanti, “provengono da tutta Italia, ma anche dalla Germania, dall’Irlanda e dal Belgio, a riprova che l’amore per la Sardegna non ha confini. Inoltre, “un buon 50% degli adottanti Mannos sono locali - prosegue Carta - e lo fanno prevalentemente per sentirsi partecipi della produzione di ciò portano sulla propria tavola e avere, anche solo virtualmente, il proprio pezzo di terra dove allevare o coltivare cibi genuini e dal gusto speciale”.
Il progetto, sviluppato negli ultimi anni e lanciato a fine estate con la piattaforma web, nasce dal sogno di Maria Giovanna Carta, consulente aziendale originaria di Olbia, laureata in Economia e Commercio all’Università Cattolica di Milano. La professionista, dopo aver lavorato oltre 15 anni tra Milano, Padova e Torino, decide di ritornare nella sua amata Sardegna qualche anno fa e inizia a sviluppare l’idea di Mannos per supportare le piccole imprese agricole del territorio e valorizzare le eccellenze enogastronomiche della sua terra, in un modo innovativo e partecipativo coinvolgendo il consumatore all'interno del ciclo di vita del prodotto.
Con Mannos vogliamo “promuovere uno stile di vita sano e genuino", sulle orme degli antenati e dei “più saggi”, nella terra della longevità, - spiega l’imprenditrice - nel contempo sostenere i piccoli e giovani produttori che hanno accettato la sfida di portare nel futuro l’attività di famiglia o di reinventarsi in Sardegna con l’agricoltura”.
Adottare una pecora o una capra per produrre il proprio formaggio, un campo di grano per realizzare farine esclusive, un alveare per ricevere un miele unico o un filare di vigna per vinificare il proprio vino.
Con “Mannos - From the Land of Longevity” è possibile coltivare il proprio angolo di Sardegna a distanza. Dal sito web è infatti possibile adottare un alveare, una pecora sarda - inclusa l’autoctona “nera” di Arbus, tra le new entries dell'autunno, un filare di vigna o un campo di grano. Con l’adozione virtuale e a distanza, da una parte, si sostiene l’attività dell’artigiano durante l’anno - che viene documentata e raccontata periodicamente - , dall’altra si ricevono le proprie speciali scorte di prodotti direttamente dalla terra. Ogni adozione viene segnalata con un’etichetta con proprio nome, nel collarino della pecora o della capra, così come apposta nell’arnia “adottata”; l’adottante può visitare il suo “angolo” di Sardegna e conoscere il produttore che se ne prende cura.
Mannos propone anche esperienze correlate e visite immersive nelle aziende agricole per partecipare dal vivo e sperimentare alcune delle attività durante le principali fasi di produzione. Ad esempio, per questo inverno è possibile partecipare alla mungitura e alla caseificazione; da febbraio si potranno visitare gli alveari, partecipare alla molitura del grano e mettere le mani “in pasta” e da marzo si potrà prendere parte alla potatura della vite nei vigneti di Mandrolisai ad Atzara, nel centro esatto della Sardegna. Ogni adozione o esperienza può essere acquistata per sé o regalata.
@Redazione Sintony News