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16 Novembre 2023

La stretta di Youtube sull'intelligenza artificiale

Al bando i video con deepfake e maggiori tutele e trasparenza per i consumatori

Youtube, la piattaforma di contenuti video più famosa al mondo, dichiara guerra all’intelligenza artificiale ed esprime la volontà di contenere e regolare l’uso del deepfake.

 

Video What is a 'deep fake'? - ABC News

 

Sono sempre di più i video creati ad arte con IA e poi caricati sulla piattaforma, attraverso la tecnica del deepfake, che consiste nel sovrapporre al volto originale in video, un altro a scelta del creatore, che una volta sostituito è quasi irriconoscibile, e gli si può far dire tutto quello che si vuole, riproducendo la voce e sincronizzando il labiale. In questo modo, un video fake viene reso indistinguibile da uno autentico, ma un utilizzo sbagliato può mettere in seria difficoltà la persona a cui è stato “rubato il volto”.

Questa pratica è ormai estremamente comune anche in Italia, dove spopolano video di performance canore interpretate da Jerry Scotti, e nonostante il presentatore abbia più volte affermato di riderci su, altre celebrità non sono dello stesso parere e hanno chiesto alle piattaforme di rimuovere i contenuti in cui sono coinvolti. Negli ultimi tempi, attori come Tom Hanks e Scarlett Johansson hanno intentato cause contro software di IA che avevano sfruttato i loro volti e voci per realizzare spot pubblicitari, senza permesso.

Su questa ondata, anche Youtube ha deciso di mettersi al pari introducendo una nuova normativa ad hoc. In primo luogo, i creatori di video dovranno indicare se il filmato postato sulla piattaforma è stato generato, anche se in parte, con intelligenza artificiale.

 

8 steps to verify Deep Fake videos | by Konrad Weber | Medium

 

La misura in questione prevede di inserire al lato del video un'etichetta che ne indichi il metodo di produzione. Inoltre, permetterà alle vittime di uso improprio del loro volto o voce di chiederne la rimozione. Anche se questa soluzione potrebbe non essere applicata se il filmato in questione contiene parodie o elementi di satira e non un intento volutamente fuorviante.

Quindi l'utente che ha caricato il video lesivo riceverà un avviso da Youtube, e dovrà indicare la provenienza e l'eventuale uso dell'intelligenza artificiale. Se non lo farà, si rischia di vedere il contenuto rimosso e, in casi estremi, la sospensione dell'account.

Si tratta di misure che puntano a rendere più trasparente la fruizione da parte dei consumatori, e a tutela le persone, specie se i video in questione mostrano personaggi famosi che compiono azioni o esprimono concetti mai detti. Ma è anche un passo avanti nell’ambito del copyright e della regolamentazione dell’intelligenza artificiale.

@Redazione Sintony.it