L’istituto enogastronomico Beccari di Torino mette a disposizione una borsa di studio di 50.000 euro a 5 ex studenti, per dargli la possibilità di diventare panettieri.

Diecimila euro a testa per aprire la loro panetteria o comunque un’attività imprenditoriale che preveda la produzione, la somministrazione e la vendita del pane. Ma non è tutta farina del loro sacco, la borsa di studio è stata gentilmente donata da Marilena Baravalle, una commercialista torinese e figlia del rinomato panettiere Spirito Baravalle, che si è spenta nell'aprile del 2020, a 79 anni, in seguito all’infezione da covid-19. La donna è morta senza eredi e ha così deciso di devolvere la sua eredità in modo da rendere omaggio a suo padre e alla sua professione di panettiere. Marilena era profondamente legata al padre - Spirito Baravalle - forse anche per come è cominciata la loro storia, con lo sgretolarsi della loro famiglia. La madre e la sorellina gemella di Marilena morirono durante il parto e lei venne cresciuta da suo padre, una figura che lei stessa disse di idolatrare, come racconta oggi il figlio di una cugina di Marilena, Filippo Lora. Baravalle, originario di Mondovì, aveva inaugurato la sua prima attività di panettiere nel quartiere San Paolo di Torino, espandendosi successivamente in altre zone della città ed era riuscito a mantenere così la sua famiglia. Oggi in onore del suo impegno, 5 aspiranti panettieri avranno una possibilità in più grazie a un progetto che non solo commemora una figura storica della panificazione torinese, ma promuove anche l’arte e il mestiere del pane tra le nuove generazioni. «Siamo molto grati per questa opportunità per gli studenti e anche la collaborazione con la Camera di Commercio è preziosa perché aiuta nel processo imprenditoriale - spiega il dirigente Pietro Rapisarda -.

Il bando vuole essere un aiuto per chi sta per aprire un’attività ma non è sicuro o chi ha già intrapreso un percorso, con particolare attenzione a favorire l’imprenditorialità giovanile». E non è l'unica azione benefica di Marilena infatti ha anche istituito una borsa di studio per l’ordine degli avvocati, dedicata a suo zio Angelo Villa, iscritto all'ordine fino a 101 anni. Marilena, ormai scomparsa da 3 anni, continua a far emergere il suo amore per la propria famiglia, e la volontà di valorizzarla: grazie a lei dei giovani potranno realizzare il proprio futuro e nel frattempo portare avanti il nome di Marilena e di suo padre che oggi non ci sono più.

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