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8 Novembre 2023

Artigianato digitale, la Sardegna al terzo posto nazionale per crescita delle imprese digitali.

Nell’isola crescono del 5.65%, con 3.500 attività e 10mila addetti. Confartigianato Sardegna: La Sardegna dev'essere la Silicon Valley del Mediterraneo

Nel 2023 la crescita annua delle imprese artigiane digitali in Sardegna è stata del 5,65%, performance che, praticamente, doppia il risultato eccellente dell’Italia che si ferma al +3,3%. Tutto equivale a oltre 3.500 attività con circa 10mila dipendenti. L’Isola si posiziona al terzo posto nazionale in un andamento generale che risulta il migliore degli ultimi dieci anni: bisogna tornare al 2012 per trovare uno spunto migliore (+3,6%). Tra le regioni prima della Sardegna solo il Veneto con una crescita del +6.6% e il Lazio con +5,9%. È questo ciò che emerge dall’analisi dell'Ufficio Studi di Confartigianato Imprese Sardegna sulla “Transizione digitale delle PMI in Sardegna”, che ha rielaborato i dati Istat del 2023.

 

IMPRESE DIGITALI – In Sardegna quasi 3mila imprese digitali, cresciute del  2,4% rispetto al 2019.

 

Tra le province a livello nazionale, in testa Padova con +11,8%, seguita da Vicenza con 9,7%, Cagliari con +6,8%, Cuneo con +6,2%, Treviso con +5,0%, Roma con +4,9%, Como con +4,8%, Sassari/Gallura con +4,6%, Torino con +4,5%, Milano con +4,3%, Bergamo con +4,2%, Firenze con +3,9%, Verona con +3,5%, Monza e Brianza e Bologna con +3,3%.

 

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“L’artigianato del futuro, quello digital, parte da qui, da queste imprese e da un territorio, quello sardo, che in più di 30 anni è diventato la Silicon Valley del Mediterraneo –– sottolinea la Presidente di Confartigianato Imprese Sardegna, Maria Amelia Lai – che però sconta, rispetto ai competitor europei, giganteschi gap infrastrutturali, energetici e di imposizione fiscale. Soprattutto su questo fronte, quello della ricerca e tecnologia, dobbiamo tornare a essere lungimiranti, a programmare e a sostenere tutte quelle realtà che con l’intelligenza dei loro lavoratori realizzano prodotti e servizi ad altissimo valore aggiunto. Se lavoriamo su queste basi, potremmo essere tecnologicamente all’avanguardia come la Silicon Valley americana. Dobbiamo avere come obiettivo quello di riportare la Sardegna ad essere un polo attrattivo di scienza dove le migliori menti mondiali potrebbero essere attratte per ricreare quel forte habitat che si stava già creando negli anni 90”.

 

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Per Confartigianato Sardegna, il crescente flusso degli investimenti delle imprese ha sostenuto l’intensificazione dei processi di digitalizzazione, generando una domanda di servizi che ha stimolato l’offerta nei settori dei servizi digitali, uno stimolo che ha interessato le imprese artigiane, creando valore aggiunto e alimentando la crescita del PIL. Per questo l’Associazione Artigiana ricorda come le due transizioni, energetica e digitale, siano complementari l’una all’altra.

 

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“Abbiamo bisogno di connettività e reti veloci ed efficienti – aggiunge Fabio Mereu, VicePresidente Regionale di Confartigianato Sardegna - ed è fondamentale che la nostra regione prosegua nel rafforzamento in queste infrastrutture (telecomunicazioni e banda ultra larga) che sono le “gambe” su cui può camminare la diffusione della tecnologia orientata alla domotica ed alla gestione delle apparecchiature tecnologiche come: software, gestionali, cloud, marketplace, realtà aumentata, piattaforme per l’efficientamento di processi e servizi innovativi”.

 

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Usare energia pulita va bene ma non basta e non è l’unica via – prosegue Mereu - comunità energetiche, autoconsumo, fotovoltaico sono strumenti importanti ma devono essere accompagnati, anzi anticipati, da processi di efficientamento energetico dei sistemi, di macchinari, di edifici, di monitoraggio e gestione efficace dei consumi”.  Per l’Associazione Artigiana, le imprese devono iniziare a studiare in modo scientifico i loro prodotti e i loro processi di produzione per generare nuovo valore, mettendo sul mercato qualcosa di innovativo.

Redazione sintony.it