Halloween sarà pure una delle feste più amate e celebrate di questo periodo ma, a quanto pare, in Russia non la pensano allo stesso modo. Sembrerebbe che le autorità politiche e religiose abbiano vietato la celebrazione di Halloween in molte zone del Paese e l’abbiano definita una “festa dell’Occidente satanista”.

Ai giovani è stato suggerito di sostituire Halloween con attività che “rafforzino i valori morali spirituali e sviluppino l’idea di patriottismo” e così hanno fatto, più o meno. Infatti, gli studenti di alcune scuole hanno semplicemente cambiato il nome “Halloween” con uno più religioso, ma i festeggiamenti sono rimasti gli stessi. La “Festa del Redentore delle Zucche”, così è stata chiamata, ha riscosso un inaspettato successo in tutto il Paese, ma ha anche scatenato il malcontento di molti religiosi ortodossi. Diversi monaci e preti si sono esposti contro la nuova festa definendola un’idiozia e un modo per celebrare il demonio e manipolare le cosiddette “menti fragili”. Nel resto del mondo si è parlato quindi di censura, ma non è certo una novità in Russia. Per anni il governo russo ha bloccato o limitato l’influenza occidentale nel Paese ma i cittadini hanno sempre trovato il modo di aggirare il blocco. È un esempio quanto successo questa estate nelle sale cinematografiche russe: dopo l’invasione dell’Ucraina, è stata interrotta buona parte dei rapporti commerciali e delle esportazioni, inclusa la vendita e la distribuzione di film sul territorio russo.

I cittadini quindi hanno iniziato a scaricare illegalmente i film occidentali per riprodurli nelle sale russe come “anteprime” dei film nazionali in programmazione. In questo modo le persone acquistando il biglietto per la proiezione di un film russo, potevano invece vedere tutta l’anteprima del film straniero per poi uscire dalla sala una volta terminata. A dimostrazione di quanto sia difficile se non impossibile, isolare un intero Paese dal resto del mondo.

Redazione Sintony.it