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30 Ottobre 2023

Halloween: non solo “dolcetto o scherzetto” ma c’è molto di più

Da dove viene l’usanza e come si celebra nel mondo tra Celti, America e Sardegna

È tempo di Halloween, il momento più spaventoso e affascinante dell’anno in cui secondo alcuni si rompe il velo tra il mondo del vivi e l’aldilà e possono avvenire incontri insoliti. Nella notte del 31 le persone celebrano l’evento travestendosi con costumi spaventosi, addobbano le loro abitazioni con scheletri, ragnatele finte e zucche, mentre i più piccoli vanno di casa in casa a chiedere “dolcetto o scherzetto”.

 

IS ANIMEDDAS - la festa dei defunti in Sardegna | FNP CISL Sardegna

 

Oggi è diventata una celebrazione molto commerciale, anche a causa dell’influenza americana, ma non è sempre stato così: Halloween ha una tradizione più che millenaria che risale addirittura ai celti, quando il 31 di ottobre celebravano lo Samhain, cioè la fine dell’estate e il passaggio all’anno nuovo. Col passare del tempo e l’affermarsi del cristianesimo sono state messe da parte le tradizioni pagane in funzione di quelle cristiane, ma il legame con le anime è sempre rimasto.

La Sardegna non è da meno e come afferma Claudia Zedda, antropologa e scrittrice sarda, l’isola è costellata di riti e tradizioni antichissime legate proprio agli antenati e all’entrare in connessione con loro. Comunque lo si voglia chiamare – Halloween, Su Prugadoriu, Is Animmeddas – è una di queste celebrazioni, "una festa antica e di origine agraria che parla proprio del bisogno di riconnettersi con le proprie radici e omaggiare gli antenati che ci hanno preceduto e spianato la strada” specifica Zedda. Benché si siano evoluti, tra i rituali sardi di ieri e oggi ci sono degli elementi ricorrenti come ci fa notare l'antropologa: "Il cibo che rappresenta un mezzo per entrare in connessione e augurare alle anime il miglior ritorno alla vita, non a caso in passato si usava dare come offerta dei semi, simbolo proprio di rinascita; ci sono i bambini che rappresentano le anime che andavano di casa in casa recitando formule particolari come “mi fai sa brenti longa” con cui chiedevano di riempire la loro pancia e fare in un certo senso il bene per le anime; inoltre c’era anche l’idea della benedizione nel caso di una buona offerta o la maledizione in caso contrario, che ricorda molto il “dolcetto o scherzetto” di oggi".  

 

Janas e animeddas nella notte di Halloween | SardegnaTurismo - Sito  ufficiale del turismo della Regione Sardegna

 

Poi col passare del tempo e l’influenza della globalizzazione le cose sono cambiate, ma come sostiene la scrittrice “è importante essere consapevoli delle nostre tradizioni e grati nei confronti del passato, pur essendo orientati al futuro”. Dello stesso parere sembra essere il sindaco di Seui Fabio Moi che con orgoglio parla della 27esima edizione di “Su Prugadoriu” una manifestazione culturale dedicata alla tradizione e spiritualità sarda che ogni anno da 27 anni cade proprio tra il 31 ottobre e il 1 novembre, nel cuore dell’Ogliastra. La celebrazione, ormai conosciuta in tutta la Sardegna apre ogni anno le porte di Seui ai visitatori che desiderano apprezzare la storia e le origini sarde, immergendosi in un mix di cultura, storia tradizione, musica e enogastronomia.

@Redazione Sintony.it