Per Taylor Swift rompere i record è ormai un’abitudine, in questo caso ha superato sé stessa diventando l’artista più ascoltata in un solo giorno nella storia di Spotify e il suo album 1989 (Taylor’s Version) è il più ascoltato in un solo giorno nel 2023.
È quanto ha affermato Spotify, la popolare piattaforma di streaming musicale, in un post su X dove celebra il successo della popstar americana, che è ancora più sorprendente se si considera che il nuovo master ha fatto il record a poche ore dalla sua uscita, a mezzanotte del 27 ottobre 2023, battendo il precedente record stabilito sempre da lei con il disco Midnight uscito nel 2022. In realtà non si tratta proprio di un inedito, ma della ri-registrazione del precedente album 1989 uscito nel 2014, che non è stata una scelta spontanea ma costretta, a causa di una diatriba discografica in cui Taylor si è trovata coinvolta, che l’ha portata a perdere tutti i diritti sui suoi primi master registrati con l'ex etichetta discografica la Big Machine Records. A causa di un accordo sconveniente firmato nel 2006 agli albori della sua carriera, la sua ex etichetta discografica oggi diretta dal manager Scooter Braun possiede tutti i diritti sui master di Swift, cioè sulle registrazioni originali dei primi brani, e ne trae guadagno da ogni streaming o download fatto negli anni. Swift non è riuscita ad ottenere indietro i master delle sue canzoni poiché non le hanno permesso di acquistarli, e l’unico modo per tornare in possesso dei suoi lavori è stato ri-registrare i sei album pubblicati sotto la Big Machine.
In questo modo Swift diventa proprietaria sia della licenza di sincronizzazione che dei master originali, ottenendo nuovamente tutti i diritti sulla sua musica. Le ripubblicazioni sono versioni ricche di inediti e di collaborazioni: Fearless, Red e Speak Now, 1989 sono quelli pubblicati per ora, mentre mancano ancora all'appello le ristampe degli album Taylor Swift e Reputation. L’ultimo uscito, 1989 (Taylor's Version) include 21 brani, compresi gli inediti tra cui “Is It Over Now?”, “Now That We Don’t Talk” e tanti altri che pian piano stanno tornando sotto il controllo dell’artista.
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