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22 Settembre 2023

Peste suina, in Lombardia abbattuti oltre 33mila i maiali per frenare i contagi

Poteste degli animalisti. In provincia di Pavia allevamenti in ginocchio. L’Unione Europea ha vietato la movimentazione dei maiali in 172 comuni del Pavese

La Peste Suina Africana continua a destare preoccupazione in Lombardia e in Emilia Romagna per i contagi che si stanno diffondendo particolarmente in provincia di Pavia. Negli allevamenti interessati dall'infezione sono stati abbattuti oltre 33 mila maiali come previsto dalla procedura sanitaria.

 

 

Due giorni fa anche in Sardegna (ascolta il podcast), dove la Peste suina era stata finalmente eradicata, con l’abbattimento dei maiali al pascolo brado e con quelli degli allevamenti infetti e  l’isolamento dei focolai, sono stati scoperti e abbattuti tre maiali infetti in un allevamento di Dorgali. Le analisi hanno confermato che si tratta del virus del sierotipo 2, importato con carni infette da allevamenti del continente europeo, Nord Italia compresa. La preoccupazione tra gli allevatori e le autorità sanitarie è tanta. E’ a rischio un intero comparto economico, sia in Sardegna che nel resto d’Italia. Basta solo pensare all'industria degli insaccati emiliana, al "dop" Prosciutto di Parma, solo per fare un esempio, che coinvolge gli allevamenti del Nord Italia.

 

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Come annunciato a inizio settembre dal generale Andrea Rispoli, comandante delle Unità Forestali, Ambientali e Agroalimentari dei Carabinieri, sono stati intensificati i controlli per prevenire l'avanzata della peste suina. L'annuncio era avvenuto a margine di un incontro tenuto a Palazzo Lombardia con il presidente Attilio Fontana e l'assessore all'agricoltura Alessandro Beduschi. In quell'occasione era stata comunicata la decisione di creare delle squadre scelte di bioselettori, ovvero di cacciatori, per contenere la popolazione di cinghiali, il principale veicolo di trasmissione del virus.

 

 

Negli allevamenti di maiali della provincia di Pavia il totale del numero di capi abbattuti ammonta a 33.865 in seguito alla scoperta di otto focolai di peste suina. Su questo tema cresce la protesta degli animalisti che temono l'uccisione generalizzata dei maiali, inclusi gli animali sani che non hanno contratto il virus.

 

 

Due giorni fa la protesta degli animalisti per contrastare l’abbattimento dei maiali. La polizia ha disposto un blocco per sgomberare il presidio delle associazioni animaliste a Zinasco (Pavia), nel Pavese, al rifugio "Progetto Cuori Liberi" che vigilavano sulla struttura per evitare l'abbattimento di una decina di maiali disposto da Ats Pavia per limitare la diffusione della peste suina. Sul posto è arrivato il Reparto Mobile della Questura di Pavia. Durante una carica tre animalisti sono rimasti lievemente feriti e medicati sul posto dal personale del 118.

 

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L'intervento è stato deciso dopo che l'ordinanza di abbattimento dei suini, disposta dall'Ats, è stata confermata, essendo venuta meno la sospensiva.  La Peste suina Africana non è trasmissibile all'uomo. L'uomo può però essere veicolo di trasmissione del virus attraverso la contaminazione di veicoli, indumenti, attrezzature, cibo di origine o contenente carne suina, anche stagionata. Nessun pericolo anche nel caso in cui l’uomo consumi carne infetta proprio perché il virus non colpisce l’uomo. Quello però che la scienza non può prevedere è il tanto temuto salto di specie, cioè dal maiale all’uomo. Lo spillover è causato da mutazioni genetiche che sono imprevedibili. E il fatto che o casi siano tanti, diffusi peraltro anche tra i cinghiali, il timore che si sviluppi una forma di peste che possa colpire l’uomo non è assurdo. 

Redazione sintony.it