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13 Settembre 2023

Marocco, oltre 3mila morti, villaggi nell’Atlas ancora isolati

Il bilancio è provvisorio, ci sono molti villaggi isolati, polemiche per gli aiuti internazionali e sull’assenza del re

E' di oltre 3mila morti l'ultimo bilancio fornito dal ministero degli Interni marocchino in merito al sisma che ha colpito il Paese. A questi si aggiungono (per ora) 5.530 feriti. Lo rendono noto i media di Rabat. I decessi hanno raggiunto quota 1.643 nella provincia di Al Haouz, la più colpita, mentre non sono stati registrati nuovi e numerosi decessi nelle restanti prefetture e province interessate. "Le autorità continuano i loro sforzi per salvare ed evacuare i feriti e sgomberare le strade danneggiate dal terremoto", spiegano fonti ufficiali. In molte località isolate si continua a scavare tra le macerie, anche se le probabilità di salvare vite umane sono ormai quasi nulle. Marrakech intanto torna poco a poco alla normalità. Una tragedia nel Nord Africa che accomuna quella che colpito la Libia.

 

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Per i soccorsi è una vera e propria corsa ai salvataggi, in particolare quelli nelle zone più isolate. Le zone più vicine all’epicentro rimangono infatti ancora oggi difficili da raggiungere e i sopravvissuti si sentono abbandonati, oltre che in pericolo. arà l’arrivo concreto dei soccorsi verso le zone dell’Alto Atlante, le più vicine all’epicentro, che stabilirà il reale numero delle vittime. Sono molte le persone intrappolate e che chiedono supporto dalle zone inaccessibili

 

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Le zone dell’Alto Atlante sono quelle più colpite dal sisma (che secondo gli esperti si verifica una volta ogni 100 anni) e anche quelle più difficili da raggiungere. In queste zone, dove il terremoto ha colpito forte, le case sono spesso in terra e pietre. Secondo gli esperti sono i villaggi più poveri i più colpiti, perché le case potrebbero essere crollate come castelli di carta. I sopravvissuti ai crolli hanno detto di sentirsi abbandonati e in pericolo.

 

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Si sta complicando la questione soccorsi per il Marocco. La Francia ha fatto scoppiare la polemica: il Marocco ha accettato aiuti solo da 4 Paesi. Ma è vero? Nessuna ingratitudine, al momento il Marocco sta cercando di coordinare le squadre estere già arrivate. In questi casi infatti l’organizzazione è essenziale e al momento sono stati chiamati Emirati Arabi Uniti, Gran Bretagna, Spagna e Qatar. Il Paese continua ad avere bisogno di aiuto e ben presto saranno fatte ulteriori richieste, in particolare per la ricostruzione.

 

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Polemiche anche l’assenza del Re del Marocco, Muhammad VI, mentre il paese scavava tra le macerie e contava i 3000 morti. La notte del sisma era a Parigi, in un castello acquistato dal padre negli anni '70. Poi è tornato a Rabat. Ma da allora non si è fatto vedere, tranne che per il video senza audio di pochi secondi. Poi Muhammad VI è riapparso: ha visitato i feriti nell'ospedale universitario di Marrakech e ha donato il sangue per loro. Dalla notte del sisma non si era mai fatto vedere, limitandosi a decretare tre giorni di lutto nazionale e a lanciare un appello alla preghiera, attirando su di sé una valanga di critiche che si aggiungono a quelle di chi lamenta ritardi nei soccorsi, soprattutto nelle zone di montagna, quelle dell'epicentro del terremoto dove si registra oltre la metà delle vittime.

Redazione sintony.it