Il Consiglio regionale ha approvato la norma nel Collegato alla finanziaria che modifica l'assetto degli enti locali sardi. Il provvedimento è stato approvato con i voti della maggioranza. La norma, dopo due anni dal ripristino delle province, interviene per dare gambe alla riforma degli enti locali dell'aprile 2021, che porta a sei le Province: Gallura - Nord-Est Sardegna, Ogliastra, Sulcis Iglesiente e Medio Campidano, oltre a Oristano e Nuoro, e a due le Città metropolitane con quella nuova di Sassari (nella foto) che si aggiunge a quella esistente di Cagliari.
Il testo serve ad 'aggiustare' la riforma impugnata dal governo dopo qualche mese dal via libera e salvata poi dalla Corte costituzionale con un pronunciamento nel marzo 2022, e agisce in particolare sull'articolo 23 che riguarda la fase transitoria e di successione dai vecchi ai nuovi enti, stabilendo tempi, modalità e procedure nel passaggio al nuovo assetto.
Una volta che arriverà il via libera del Governo servirà del tempo per vedere concluso l'iter. Infatti le prime elezioni dei consigli provinciali e dei consigli delle Città metropolitane dovranno essere indette entro il 30 giugno 2024 e svolte entro due mesi. Per ora saranno elezioni indirette (ovvero potranno essere eletti soltanto i sindaci e i consiglieri comunali) , perché le Province istituite con questa norma sono enti di secondo livello, in recepimento della “legge Delrio”, che prevede che a eleggere le cariche gli eletti nei consigli comunali. Sul punto il dibattito interno alla maggioranza è cresciuto, la Lega, punta a rendere gli enti di primo livello, ma la competenza in materia è dello Stato.
Redazione sintony.it