Prezzi folli per la benzina. In Sardegna è stato segnalato uno degli importi più alti d’Italia: 3 euro al litro, in un distributore di Buddusò.
A sottolinearlo, secondo l'ultimo aggiornamento dell’Osservatorio del Mimit, è l’Unione Nazionale Consumatori. Ma non è il prezzo massimo, visto e considerato che a Castellaneta, in provincia di Taranto, un distributore sta vendendo sia la benzina che il gasolio addirittura a 4 euro al litro. Mente a Senigallia un distributore la vende a 3,333 euro al litro contro i 3,219 euro a Misano Adriatico.
Massimiliano Dona, presidente dell'Unione Nazionale Consumatori ha dichiarato: "Chiediamo alla Guardia di Finanza di verificare se se tratti di un'errata comunicazione dei dati al ministero e di accertare la corretta esposizione dei prezzi, comminando eventuali sanzioni in caso di violazioni della normativa vigente"
Poi continua: "Al di là di questo singolo caso, comunque, segnaliamo il problema di chi utilizza benzine speciali, ad esempio con più ottani, che hanno sfondato la soglia dei 3 euro in alcuni distributori".
E sul governo, Dona ha commentato così: "Il Governo non può continuare a lavarsene le mani, accampando la scusa che lo sconto costerebbe allo Stato 1 miliardo di euro al mese. Non si tratta, infatti, di ripristinare tutto il taglio delle accise introdotto dal Governo Draghi: 25 centesimi. Basterebbe una riduzione ben più contenuta, pari a un quinto, con un costo pari quindi a 200 milioni, per far scendere i prezzi a livelli più ragionevoli, con la benzina sotto 1,9 e il gasolio sotto 1,8 euro al litro".
Basandosi sugli ultimi dati Mase, infatti, lo sconto di 5 cent, 6,1 cent includendo l'Iva al 22%, porterebbe la benzina self da 1,946 euro al litro a 1,885 euro, il gasolio self da 1,845 a 1,784 euro. Persino in autostrada, considerando i dati Mimit di oggi, la benzina scenderebbe sotto i 2 euro, da 2,020 euro di oggi a 1,959 euro e il gasolio andrebbe a meno di 1,9 euro, passando da 1,933 euro attuali a 1,872 euro al litro.
Alessandro Paolo Porrà