Pariglie in spiaggia e cavalli a passeggio sulle dune di Capo Comino, a Siniscola. La prima una esibizione di “balentìa” nell’accezione meno nobile del termine, ovvero di esibizionismo sciocco e fine a se stesso (la balentìa è ben altro!), l’altra una cosa normale (il passaggio sulle dune a piedi o a cavallo) che è stata vietata.
Ma ciò che stupisce non è la cafonaggine di taluni esibizionisti (nella foto de La Nuova Sardegna) che pur di mettersi in mostra creano pericolo e panico tra i bagnanti, quanto che ci si sorprenda che un animale, cane, cavallo, mucca o pecora, non possa “calpestare” la natura. Perché,si domandano in molti, dove dovrebbe camminare un cavallo o un cane, se non nel suo ambiente naturale, la campagna? Forse sull’asfalto, forse in piazza? La sensazione è che ci siamo spinti un po’ troppo in là con i divieti, ma tant’è!
Le leggi, come il divieto di passaggio sulle dune di Capo Comino, come quelle di Piscinas d’Ingurtosu (Arbus) e quelle di Chia (Domusdemaria) o di Porto Pino a Sant’Anna Arresi con qualsiasi mezzo, a persone e animali ed il posizionamento sulle stesse di qualsiasi oggetto, vanno rispettate. Anche se dei danni che provoca un cane o un cavallo se ne potrebbe discutere. Perché è più probabile che di danni ne faccia più un maleducato a piedi che un animale sulle dune.
L’ultima cafonata è appunto quella accaduta sulla spiaggia di Capo Comino scambiata per pista per le pariglie dove sabato mattina c’è stata la sciocca, inutile e pericolosa esibizione di tre cafoni tra i bagnanti. I tre, incuranti della spiaggia affollata e che le dune sono sottoposte a vincoli stringenti perché l’area è una zona SIC (Sito d’interesse Comunitario), sono arrivati in spiaggia in sella ai loro cavalli ed hanno iniziato ad esibirsi in figure più adatte ad una festa paesana che ad una spiaggia.
Altri cavalieri invece, almeno 5, hanno attraversato le dune nel corso di una passeggiata equestre. Dopo “l’esibizione”sono andati via dalla spiaggia non prima di aver fatto fare il bagno ai cavalli (naturalmente incolpevoli). I bagnanti giustamente spaventati, magari per non aver mai visto da vicino un quadrupede dotato di coda e criniera, ma tra loro qualcuno ha pensato bene di filmare la scena e recapitarla ai carabinieri. Che ora insieme alla Guardia Costiera stanno cercando di identificarli. Rischiano una multa da 100 a 500 euro.
Redazione Sintony.it