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7 Maggio 2023

Venezia: ragazzo ventenne offre il suo bagno a 1 euro. Una provocazione contro i turisti

Un ragazzo ventenne di Venezia non ha potuto non notare la malsana abitudine dei turisti di fare pipì per strada. Come provocazione a questo ha deciso di offrire l’utilizzo del suo bagno a 1 euro

Daniele Lucentini, ragazzo ventenne trasferito da Roma a Venezia per il suo lavoro come audioguida, non ha potuto non notare una malsana abitudine dei turisti nella città veneta: fare la pipì per strada. Nel suo piccolo ha cercato di rimediare a questa abitudine.

Spesso – come ha riportato la Repubblica – questo comportamento avviene anche vicino all’abitazione del giovane, a Campo Sant’Angelo. Ora che si avvicina l’estate e le finestre restano aperte, l’odore sgradevole arriva in casa. Il ragazzo ha deciso quindi di ovviare al problema, offrendo il bagno della sua casa a chi si presenta vicino al suo portone. Ha appeso quindi alla sua porta un post-it con la scritta Wc 1 euro per indicare l’offerta del “servizio” (ad approfittare dell’offerta della toilette sono state due persone): il biglietto è stato immortalato da turisti e abitanti della città, ed è diventato subito virale sui social, non risparmiandosi alcune polemiche, tra cui quella che ha accusato Vicentini di voler trarre profitto dal suo gesto.

Non fate pipì in strada, vi presto il bagno per un euro". La provocazione  di un ragazzo di Venezia - la Repubblica

Al giornale Nuova Venezia il ragazzo ha dichiarato: “Era solo una provocazione. Io e il mio coinquilino eravamo stanchi delle persone che ci facevano la pipì fuori casa, allora abbiamo attaccato il bigliettino”. E ha aggiunto: “Ora ho tolto il biglietto visto che sui social era scoppiata la polemica. Non era mia intenzione. Non volevo guadagnare”. Oltre alle polemiche, anche diversi utenti che invece hanno compreso il gesto del ventenne, confermando la scarsità dei bagni pubblici in città, un problema “sentito” che ha portato molti turisti a quella che è diventata ormai una pessima consuetudine.

 

Marta Rachele Pusceddu